Posts Tagged ‘Il sogno del ragno’

MERCATO DELL’ARTE AL PARTERRE DI FIRENZE

Sabato 11 e domenica 12 Dicembre 2021, dalle 10,00 alle 19,00 si svolgerà nella Sala dei Marmi del Parterre di Firenze (Piazza della Libertà 12) il “Mercato dell’Arte”.

Il GSF – Gruppo Scrittori Firenze sarà presente con un proprio banco e i libri di alcuni soci.

Io porterò questi (tutti scontati al prezzo indicato qua sotto):

VIA DA SPARTA Vol. 1 – IL SOGNO DEL RAGNO (Porto Seguro, 2017)

Autore: Carlo Menzinger di Preussenthal

Genere: ucronia

La bella schiava Aracne, stuprata senza diritto di ribellarsi, fugge dal violento mondo ucronico dominato da Sparta, che ha cancellato Atene e i suoi insegnamenti, alla ricerca della libertà, dell’amore e di un mondo migliore per sé e per il bambino che porta in grembo. Altrove la ricca e ribelle Nymphodora sogna incompresa città diverse.

Prezzo: € 10,00

VIA DA SPARTA Vol. 2 – IL REGNO DEL RAGNO (Porto Seguro, 2018)

Autore: Carlo Menzinger di Preussenthal

Genere: ucronia

Nel mondo violento e spietato dominato da Sparta, la giovane e bella schiava Aracne, con la sua padrona, amica e amante Nymphodora, fugge all’inseguimento di un sogno, della libertà e della vita per sé e per suo figlio, nato dall’ennesimo stupro da lei subito. Tra mille avventure scopriranno, a loro rischio e pericolo, letali segreti, tra cui uno che riguarda la sua stessa esistenza.

Prezzo: € 10,00

Il regno del ragno. Via da Sparta

VIA DA SPARTA Vol. 3 – LA FIGLIA DEL RAGNO (Porto Seguro, 2019)

Autore: Carlo Menzinger di Preussenthal

Genere: ucronia

Il ragno tatuato sulla fronte di Aracne è un marchio il cui significato nasconde scomodi segreti, che porteranno nuovi guai alla giovane donna e ai suoi amici in fuga verso un mitico nord dove sperano di trovare un mondo diverso, ma dovranno prima affrontare nuove avventure, fronteggiare un’accoglienza piuttosto “gelida” e adattarsi a un modo nuovo di vivere.

Prezzo: € 10,00

La figlia del ragno. Via da Sparta

VIA DA SPARTASPARTA OVUNQUE (Tabula Fati, 2002)

Autori: Massimo Acciai Baggiani, Donato Altomare, Sergio Calamandrei, Linda Lercari, Carlo Menzinger di Preussenthal, Paolo Ninzatti, Pierfrancesco Prosperi

Genere: ucronia

7 autori, con storie ambientate in luoghi ed epoche diverse, reinterpretano a modo loro l’universo immaginario di “Via da Sparta”, in cui ventiquattro secoli di storia, hanno cambiato ogni aspetto, dalla società, all’economia, alla famiglia, al sesso, all’arte, alla scienza, alla tecnica, alla religione, agli usi e costumi, alla politica, all’alimentazione, all’urbanistica e architettura.

Prezzo: € 10,00

Sparta ovunque. Sette racconti ambientati nell'universo di Via Da Sparta

APOCALISSI FIORENTINE (Tabula Fati, 2020)

Autore: Carlo Menzinger di Preussenthal

Genere: distopia

Narra di fragilità urbane e ambientali e di come Firenze, nel passato, abbia rischiato di scomparire e come, in futuro, potrebbe trovarsi a cessare di esistere. Contiene 46 illustrazioni degli studenti di Architettura di Firenze. Il racconto “Collasso domotico” è stato selezionato per “Mondi paralleli- Il meglio della fantascienza italiana indipendente 2019”, vincitrice del Premio Italia 2021.

Prezzo: € 10,00

Apocalissi fiorentine

GENTE DI DANTE (Tabula Fati, 2021)

Autori: Gruppo Scrittori Firenze

Curatori: Carlo Menzinger di Preussenthal e Caterina Perrone

Genere: racconti storici

Omaggio del GSF ai settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. La “Gente di Dante” non è solo quella di Firenze del 1200 e 1300 o delle sue opere, siamo anche noi, che a lui ancora ci ispiriamo, scrittori appassionati e coinvolti non da un ricordo ma dalla presenza viva della sua figura e della sua storia. Volume diviso in “La suggestione della storia” e “L’incanto della fantasia”.

Prezzo: € 15,00

Gente di Dante. 1321-2021. Racconti per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri

Vi aspettiamo! Se non potete venire, potete comunque acquistare i volumi sui principali store, seguendo i link.

Carlo Menzinger di Preussenthal

www.menzinger.it

OFFERTA DA “SOGNO DEL RAGNO”

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Dopo numerose ristampe sta per uscire una nuova edizione de IL SOGNO DEL RAGNO.

Per festeggiare, vorrei farvi avere le ultimissime copie della prima edizione a un prezzo speciale.

Ho pensato a queste combinazioni:

1 copia de IL SOGNO DEL RAGNO: 8 €, spese di spedizione incluse

1 copia de IL REGNO DEL RAGNO: 13 €, spese di spedizione incluse

1 copia de LA BAMBINA DEI SOGNI: 12 €, spese di spedizione incluse

1 copia de IL SOGNO DEL RAGNO + 1 copia de IL REGNO DEL RAGNO: 18 €, spese di spedizione incluse

3 copie de IL SOGNO DEL RAGNO (REGALATELE A QUALCUNO!): 15 €, spese di spedizione incluse

1 copia de IL SOGNO DEL RAGNO + 1 copia de LA BAMBINA DEI SOGNI: 16 €, spese di

spedizione incluse

Se volete propormi altre combinazioni, magari con altri miei libri, si può fare, basta che mi scriviate qui o su menzin@virgilio.it, oggetto “IL SOGNO DEL RAGNO”

IL SOGNO DEL RAGNO e IL REGNO DEL RAGNO sono due volumi della saga ucronico-distopica VIA DA SPARTA in cui, in un mondo contemporaneo alternativo, dominato da Sparta, una giovane schiava violentata fugge alla ricerca della libertà e di un futuro migliore.

LA BAMBINA DEI SOGNI è un thriller psicologico-paranormale su una piccola bambina la cui capacità di manipolare i sogni sconvolge la famiglia che l’ha adottata.

Per avere le vostre copie autografate, che spedirò con piego libro, potete pagarmi con bonifico, paypal o ricarica telefonica. Richiedetele scrivendomi qui o su menzin@virgilio.it, oggetto “IL SOGNO DEL RAGNO“.

L’offerta è valida sino a esaurimento delle (poche) copie residue e, comunque, fino alla fine di Febbraio: affrettatevi!

CHI VUOLE DISEGNARE LA MAPPA DI “VIA DA SPARTA”?

Chi ha voglia di disegnare una mappa ucronica del mondo per il mio prossimo romanzo “IL REGNO DEL RAGNO? La situazione geografica, in realtà si adatterebbe bene anche al romanzo “IL SOGNO DEL RAGNO”,  il primo volume della trilogia “Via da Sparta”, ma questo è già stato pubblicato.

Se qualcuno realizzerà una buona mappa, si potrebbe inserire nel volume in uscita.

Riepilogo qui la situazione geografica all’inizio de “IL REGNO DEL RAGNO”.

 

La capitale dell’Impero di Sparta si trova al posto dell’antica Sparta, nel Peloponneso, ma ora si chiama Lacedemone. L’Impero si estende per tutta Europa, fino agli Urali (tranne i Regni Perieci del Nord, corrispondenti alla Scandinavia, che sono parzialmente indipendenti). Ne fanno parte anche Africa, Nord e Sud America, parte dell’Asia meridionale, tra cui India e Bengala.

Gran Mexico è indipendente e domina tutta l’America centrale con capitale Mexicatl (l’attuale Città del Messico).

L’Australia è indipendente e si chiama Arrernte.

L’oriente è dominato dal Giappone, che sia chiama Nippon-koku e domina la Cina (qui detto Catai), la Siberia (qui detta Jenisseia) e l’Indocina, portando il suo regno fino agli Urali da una parte e ai confini della grande isola meridionale detta Arrernte (Australia) dall’altra. La capitale si chiama Edo (l’attuale Tokyo).

L’Asia si chiama Chitrinodermia, le Americhe Eurotrodermia, l’Australia Arrernte.

L’Oceano Atlantico si chiama Mare Oceano.

I galloceltici vivono al posto dei francesi.

Napoli si chiama Neapolis ed è il capoluogo della provincia dell’Impero di Sparta detta Vitellia (più o meno l’Italia). Anche Roma fa parte della Vitellia, anche se solo pochi decenni prima era il capoluogo di un territorio autonomo (corrispondente a Lazio, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo), che ancora conserva alcune prerogative.

La provincia di Thule è il territorio comprendente Groenlandia, Canada Settentrionale e Alaska  ed è parte dell’Impero di Sparta.

Nel corso del romanzo, Nippon-koku riconquista l’India, un tempo suo dominio, ma raffigurerei la situazione iniziale con l’India parte dell’Impero di Sparta.

Tra i luoghi citati, come città fuori dell’Ellade (così si chiama la Grecia) ci sono Cleomenia, Licurgopoli e Megasparta. Cleomenia la immaginerei in Asia, per esempio, in Siria e Licurgopoli in Turchia. Doukas viene dai Carpazi, ma i suoi nonni erano di Megasparta. Potrebbe essere una località intermedia, magari in Bosnia.

Tra i Regni Perieci del Nord ci sono la Svezia e la Norvegia (con i loro nomi reali).

Lucius visita Bisanzio, la capitale della Provincia di Lidia; il fiume Gange e Kalikata (la nostra Calcutta), in India; la città di Khulna sul fiume Bhairab in Bengala (il nostro Bangla Desh).

In Nepal incontriamo Kantipur (l’antica Kathmandu) da cui si vedono le altissime vette del Ganesh Himal. La città, che sorge sulle sponde del Bagmati e del Vishnumati, ai piedi dell’Himalaya.

Spartaco e Lisando attraversano la Persia, arrivano alla città di Baki, sulle rive del Mar Caspio, attraversano l’altopiano dell’Anatolia in Chitrinodermia Minore e giungono al porto di Smirne.

Da Lacedemone Spartaco e Lisandro attraversano in barca il Golfo di Messenia fino a Zante, da lì proseguono per Corfù e quindi Crotone, in Apulia, nella Magna Grecia (la Vitellia meridionale).

Ne “Il regno del ragno” si incontra anche Darjeeling, nel Bengala occidentale.

Ne “La figlia del ragno” esploriamo la Britannia e arriviamo nei Regni Perieci del Nord. Nel Regno di Norvegia incontriamo il lago Hanangervatnet, sulle cui rive sorge il villaggio, Vindupåsjøen e l’isola di Storeholmen. Nel Regno di Svezia troviamo l’isola di Lïmon e la città di Gävle (nomi uguali ai reali).

Scopriamo che il Regno di Israele è una provincia autonoma dell’Impero di Sparta, che la Sardegna si chiama Ichnusa e i suoi abitanti Shardana mentre la Corsica si chiama Kalliste.

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Ecco la visione di Francesco Gugliemino, appena arrivata (16/03/2018).

Mappa Sparta con grigio Francesco Gugliemino

 

Che ne dite?

IL SOGNO DEL RAGNO – VIA DA SPARTA – il nuovo romanzo da leggere

IL SOGNO DEL RAGNO“, il primo romanzo della trilogia “VIA DA SPARTA” di Carlo Menzinger di Preussenthal è il libro che devi leggere!

Compralo su:

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INTERVISTA SU “RECENSIONE LIBRI”

Parliamo subito del tuo ultimo libro, Il sogno del ragno. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Immaginate una bellissima ragazza di diciassette anni che, violentata, inizia la sua fuga verso un mondo migliore. Siamo a Napoli, oggi, ma in un mondo del tutto diverso dal nostro, in cui Sparta 2400 anni fa ha sconfitto Tebe e Atene ed è divenuta nel tempo un forte impero, mutando ogni cosa. “Il sogno del ragno” è un’ucronia e descrive la storia come sarebbe se si fosse svolta in un altro modo.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Creare è un bisogno, un’esigenza fondamentale dalla quale non possiamo sfuggire. È questa la magica forza che ha spinto l’umanità sin qui. È questo che ci rende umani. Più le storie che inventiamo le sentiamo vicine e nel contempo diverse da ciò che conosciamo, più ci piacciono. Creare mondi nuovi è la più grande sfida per un autore. “Il sogno del ragno” è un mondo del tutto nuovo in cui perdersi.

LEGGI IL SEGUITO QUI.

IL SOGNO DI ARACNE

Cap 17 Brigitte BardotImmaginate una bellissima ragazza di diciassette anni dagli occhi verdi che, uscita in strada dopo la consueta giornata di lavoro estenuante, per l’ennesima volta, è violentata da un gruppo di ragazzi di passaggio.

Immaginate che rimanga incinta.

Immaginate che già altre due volte abbia dovutoabortire e che se lo farà una terza volta sarà messa a morte: due volte vittima, prima di una violenza sessuale, poi di leggi demografiche che non accettano donne incapaci di portare a termine le gravidanze.

Immaginate che questo avvenga in Italia, a Napoli, non secoli fa, ma oggi.

Immaginate che questo avvenga, però, in un mondo totalmente diverso da come lo conosciamo.

 

Un mondo che rifiuta ogni sorta di lusso, al punto che la gente va in giro nuda e non esiste la proprietà privata.

Un mondo in cui una piccola parte della popolazione è libera e domina sulla maggioranza delle persone.

Un mondo in cui uomini e donne vivano divisi gli uni dalle altre.

Un mondo in cui non esistono le famiglie, i figli siano allevati in modo collettivo, i matrimoni sono solo unioni economiche e a scopo riproduttivo.

Un mondo in cui la guerra non abbia mai fine.

Un mondo in cui Sparta, 2400 anni fa, abbia sconfitto Tebe a Leuttra, abbia distrutto Atene, abbia soggiogato il nascente Impero Romano e abbia mutato il corso dell’intera storia mondiale, divenendo essa stessa un grande impero planetario, al centro di una società maschilista, ma in cui gli uomini si occupano solo di guerra e politica, lasciando tutto il resto alle donne.

Un mondo in cui la meccanica è agli albori, l’elettronica e l’informatica sono inesistenti, la genetica ha fatto progressi inattesi.

Un mondo in cui l’arte non conta nulla.

Un mondo con un sistema di leggi primitivo e una filosofia rimasta ai tempi antichi.

Un mondo in cui si venerano ancora gli Dei dell’Olimpo, mentre i seguaci di Gesù sono poche persone in fuga per le montagne.

 

Questo è il mondo da cui fugge la giovane e bella schiava Aracne di Neapolis, questo è il mondo che vorrebbe cambiare la giovane studentessa di architettura Nymphodora della capitale Lacedemone.

Questo è il mondo di Sparta.

Questo è il tempo di Sparta.

Questo è quel che si racconta nel romanzo “Via da Sparta“.

Questo è il mondo in cui comincia l’avventura de “Il sogno del ragno“, il primo volume della trilogia di “Via da Sparta“, il romanzo che racconta il sogno di libertà di due ragazze, Aracne e Nymphodora, tanto diverse eppure destinate a unire i loro sogni di un mondo diverso.

Il sogno del ragno” è la nuova ucronia di Carlo Menzinger.

Se avete amato “Il Colombo divergente” e “Giovanna e l’angelo” non potete perderlo. Se non li avete letti, se non avete mai letto un’ucronia, questa è l’occasione per scoprire che la Storia potrebbe anche essere diversa da come la conosciamo, questo è il momento per rendersi conto che nulla è scontato e tutto avrebbe potuto andare diversamente da come è andato. L’ucronia ti apre la mente. “Il sogno del ragno” è l’ucronia che ti mancava.

Esagero? Prima leggilo e poi fammi sapere.

 

Il romanzo è in vendita nei principali store-on-line:

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Libreria Universitaria

QUEL CHE INSEGNA “IL SOGNO DEL RAGNO”

Il sogno del ragno” è ucronia. L’ucronia è la descrizione di mondi alternativi, universi divergenti, in cui qualcosa nel passato è cambiato, mutando il corso della storia. L’ucronia, dunque, è storia immaginaria. Mi piace dire che sia “storia sognata”, nel senso che ciascuno di noi può sognare un mondo diverso, supponendo che un dato evento non si sia verificato o si sia verificato in altro modo. Abbiamo così varie ucronie in cui la Germania vince la seconda guerra mondiale, nel mio “Il Colombo divergente” immagino che Cristoforo Colombo non riesca a comunicare la scoperta dell’America, in “Giovanna e l’angelo” Giovanna D’Arco sopravvive al rogo.

La grande sfida de “Il sogno del ragno” è descrivere il nostro tempo, un mondo a noi contemporaneo, ma frutto di una divergenza storica, ucronica, avvenuta non solo 20 o 100 anni fa, ma ben 2.400 anni fa. Si immagina che allora Sparta abbia sconfitto Tebe a Leuttra e non viceversa. Ne conseguono la distruzione di Atene con tutta la sua cultura, l’espandersi di Sparta, l’arresto dello sviluppo dell’Impero Romano e tutta una serie di cambiamenti che fanno sì che oggi metà del mondo sia dominato da Sparta. Un mondo molto “spartano”, essenziale, innanzitutto, ma anche un mondo del tutto diverso. Uomini e donne vivono separati. Matrimonio e famiglia sono intesi in tutt’altro modo. Ogni lusso è bandito. Del consumismo non se ne mai sentito parlare. I vestiti sono considerati un vezzo superfluo. La proprietà privata non esiste. Da una parte c’è una comunità di Uguali, gli Spartiati, tra i quali non sono accettate differenze, ma che sono un’oligarchia che domina su un gran numero di schiavi pubblici, gli Iloti. L’elettronica non esiste. La meccanica è ai livelli ottocenteschi, un po’ tipo “steampunk”. In compenso c’è un forte controllo demografico, c’è una maggior attenzione verso l’ambiente, c’è uguaglianza tra i membri della stessa classe, ma anche sfruttamento schiavistico degli Iloti. C’è una grande attenzione alla selezione della razza, che ha portato a uno sviluppo della genetica che qui ancora non abbiamo conosciuto. E c’è la guerra. Guerra costante, perché il controllo degli Spartiati sugli Iloti e sulle popolazioni assoggettate o confinanti funziona solo tramite uno stato di guerra e polizia costante. È una società maschilistica, ma in cui le donne hanno un immenso potere, perché gli uomini si occupano solo di questioni militari e politiche e tutto il resto è in mano alle donne. La “medicina” più usata è l’eutanasia. Gli uomini e le donne che raggiungono i 55 anni devono morire per fare spazio ai giovani e avere un mondo sempre efficiente.

Il grande insegnamento di questo romanzo e dell’ucronia in genere è che tutto ciò che conosciamo, potrebbe non esserci, che oggi potremmo vivere in un mondo del tutto diverso. Forse peggiore o forse migliore. L’ucronia ci insegna a guardare il mondo e la storia con occhi nuovi. A chiederci continuamente “e se invece?”

Il sogno del ragno” descrive un mondo distopico, ma non totalmente, perché nulla è mai del tutto bianco o del tutto nero. L’universo di “Via da Sparta” è talmente diverso dal nostro, che non possiamo che provare repulsione per il tipo di vita che propugna, eppure vediamo che molti personaggi lo vivono come normale.

E questo, forse, è un altro messaggio del libro: cercare di comprendere la diversità, cercare di capire che quello che, a prima vista, ci può sembrare del tutto negativo, in realtà ha in sé aspetti positivi, così come non esiste una perfetta utopia, non c’è una distopia assoluta. In questi tempi, in cui la tentazione del razzismo riemerge, “Il sogno del ragno”, mostrandoci un mondo immaginario ci aiuta, spero, a farci capire che se siamo così non è per merito nostro o per “volontà divina”, che non esiste una “razza eletta”, ma che se un popolo domina sugli altri è solo per la forza del caso. Basta poco a mutare la storia e le sorti dei popoli e delle nazioni. Sparta oggi non esiste più. Invece, potrebbe esserci ancora e aver impedito la nascita degli Stati Uniti d’America, della Russia, della Gran Bretagna. Nazioni che si credo le più potenti, se solo qualche piccola cosa fosse avvenuta nel passato, potrebbero non essere quel che sono o non esserci affatto.

Il sogno del ragno ci insegna anche qualcosa sulla storia reale, perché questo moderno Impero di Sparta ha molto della Sparta storica, che pochi di noi conoscono davvero del tutto. Ogni capitolo è corredato da una citazione, spesso di storici antichi. Piccole frasi che ci fanno capire come certi aspetti descritti nel romanzo, che ci possono sembrare del tutto fantasiosi, in realtà nella vera Sparta era proprio così o molto simili. Per esempio, era normale che le donne avessero più mariti, era normale che i giovani spartiati uccidessero gli iloti senza motivo, solo come rito di iniziazione, era normale che gli uomini pranzassero senza le donne nei sissizi, la pederastia e l’omosessualità erano comuni e così via: Sparta era diversa da Atene, da cui tanto abbiamo preso. Sparta, anche quella vera, era molto diversa da noi.

Il sogno del ragno”, però, non è un libro di storia, né tanto meno di filosofia. “Il sogno del ragno” è un romanzo d’avventura e di vita, di crescita e di scoperta.

Il sogno del ragno” narra la fuga di Aracne (“ragno” in greco), una schiava pubblica ilota di diciassette anni da una Napoli ucronica verso la Scandinavia, i Regni Perieci del Nord” alla ricerca di un mondo diverso e magari migliore. Aracne è appena stata violentata, per l’ennesima volta, perché questo è normale e accettato. È incinta e vuole un mondo in cui la schiavitù e la violenza non esistano, in cui la sua vita e quella del frutto della violenza che porta in grembo non siano a rischio. È questo il suo sogno, il sogno di Aracne. In questa fuga la ragazza impara che per i sogni si deve combattere, che non ci si deve arrendere davanti agli ostacoli e ai fallimenti, ma anche che occorre stare attenti ai piccoli successi, che portano ad adagiarci, ad accontentarci, perdendo di vista il nostro obiettivo principale.

La seconda protagonista de “Il sogno del ragno” è un’altra ragazza, Nymphodora, poco più grande di Aracne, ma che vive nel cuore dell’Impero di Sparta, nella capitale Lacedemone. È una spartiate e per giunta figlia di due personaggi importanti dell’Impero. Eppure anche lei si ribella. Anche lei ha dei sogni. Vorrebbe cambiare questo mondo. Vorrebbe cambiare il modo di costruire le case e le città, ora “spartane” e, soprattutto, sotterranee. Vorrebbe che il matrimonio non avesse solo finalità economiche e procreative, ma che fosse l’unione di due anime, che fosse l’unione di due persone che si amano.

Il cammino delle due ragazze si avvicina progressivamente, fino all’incontro finale, che prelude a nuove, più incredibili avventure e scoperte di questa Sparta, che è più complessa di quanto sembri, con numerose sfaccettature e piccoli mondi, isole nascoste da scoprire, cose da imparare, per crescere e raggiungere una diversa consapevolezza.

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Di questo e di altro parleremo domani Sabato 16 Dicembre 2017 al Porto Seguro Show in via dei Renai 23 (Firenze).

 

ALL’INSEGUIMENTO DI UN SOGNO

IL SOGNO DEL RAGNO” di Carlo Menzinger di Preussenthal è un romanzo che ci trasporta in un altro mondo. Non un mondo alieno attorno a qualche pianeta lontano, ma il nostro, la nostra vecchia Terra.

Eppure questa Terra, oggi, ne “IL SOGNO DEL RAGNO” appare davvero molto diversa da come la conosciamo. Che cosa le è accaduto?

Sparta, sconfitta Tebe, distrutta Atene e soggiogata Roma, domina ormai Europa, Asia e gran parte dell’Africa e dell’America. Non ci sono mai state la Rivoluzione francese e la Rivoluzione Industriale! Le grandi nazioni europee non sono mai nate!

La storia si svolge dal 16/04/2009 al 14/07/2018. Inizia in parallelo a Napoli e in Grecia, a Sparta, con le due protagoniste che, ciascuna a modo suo combatte contro l’Impero di Sparta, che come un ragno (uno dei suoi simboli) ha allargato ovunque la sua tela. “Sparta ovunque” è una delle forme di saluto ora in voga. A Napoli, anzi, a Neapolis, Aracne, una schiava ilota di diciassette anni, violentata in strada per l’ennesima volta e rimasta incinta, sebbene le leggi di Sparta non lo permettano, fugge “Via da Sparta” (come si chiama la saga) per non essere punita per questa gravidanza e per cercare un nuovo mondo, un modo diverso di vivere e la libertà. È questo il sogno di Aracne (“ragno” in greco). È questo “IL SOGNO DEL RAGNO. Aracne si chiama così perché sin dalla nascita ha un ragno tatuato sulla fronte. Non sa perché, ma un grande mistero che la riguarda da vicino è celato in quel tatuaggio.

Al centro dell’Impero, a Sparta, che ora si chiama Lacedemone, un’altra ragazza, Nymphodora, poco più grande di lei, ma appartenente alla nobiltà, agli spartiati, e figlia di due delle persone più importanti dell’Impero, sogna di cambiare la città e studia una disciplina nuova, osteggiata da tutti: l’architettura. Sogna di costruire città diverse, perché Lacedemone è una grande metropoli del tutto sotterranea e lei sogna di costruire palazzi che si ergano verso il cielo, grattacieli.

Non solo questo è diverso a Sparta, rispetto al nostro mondo.

Uomini e donne vivono separati, non esistono le famiglie, sesso e amore sono diversi da come li conosciamo, la gente va in giro nuda, considerando i vestiti un deprecabile spreco, i malati e i vecchi vengono uccisi, il denaro e il lusso non esistono, la guerra non ha mai fine, l’arte è quasi inesistente, la meccanica è ai suoi inizi, l’elettronica non è neanche immaginabile, ma la genetica ha fatto grandi passi avanti e Sparta persegue la selezione della razza. La gente ancora adora gli antichi Dei greci e il cristianesimo non esiste, mentre una piccola setta di “Gesuisti”, seguaci di Gesù di Nazareth, si rifugia sull’appennino per sfuggire a Sparta.

Le ragazze si lanciano in due grandi sfide, molto più grandi di loro, scoprendo, assieme al lettore, aspetti sorprendenti dell’Impero di Sparta. Altri personaggi le affiancano con le loro storie e le loro esperienze, mentre le vicende delle due ragazze, passo dopo passo convergono verso una storia unica, in una grande epopea che è anche racconto di crescita, di scoperta del mondo e di se stessi. Una storia di tenacia e di perseveranza che forse ricorda quella di Cristoforo ne “Il Colombo divergente”, per questa ostinazione nel perseguire un sogno e un’idea, per questo desiderio di cambiare le cose nonostante ogni avversità. C’è, però, nelle giovani Aracne e Nymphodora una freschezza e un desiderio di vivere quali solo delle giovani come loro possono avere. Una tenacia e un attaccamento che sono soprattutto verso la vita, la propria e quella del bambino che deve nascere, l’amicizia, l’amore, quell’amore che Sparta rifiuta e non conosce, perché, non dimentichiamolo, questo mondo non ha mai conosciuto Saffo, Catullo, il romanticismo, i racconti cavallereschi e molto altro ancora su cui si è fondata la nostra visione dell’amore. Toccherà a queste due ragazze costruire tutto ciò dal nulla.

 

La scheda de IL SOGNO DEL RAGNO, sul mio sito è qui.

I post wordpress su IL SOGNO DEL RAGNO sono qui.

La scheda anobii de IL SOGNO DEL RAGNO è qui.

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Per parlarne assieme all’autore puoi partecipare mercoledì 13 Dicembre alle 18,00 alla presentazione che si terrà al Ristorante i 5 Sensi (Via Pier Capponi, 3 – Firenze), in cui sarà presentato anche il romanzo “Un Etrusco tra i nuraghes – Vol. II” di Alberto Pestelli.

Due recensioni e due presentazione per IL SOGNO DEL RAGNO

Mentre si avvicinano due nuove presentazioni de “Il sogno del ragno”, domani alle 16,00 all’Auditorium del Duomo di Firenze e mercoledì 13 Dicembre alle 18,00 al Ristorante i 5 Sensi (Via Pier Capponi, 3 – Firenze), è appena uscito il numero 11 di Dicembre 2017 di “Italia Uomo Ambiente”, la rivista di Pro Natura diretta da Gianni Marucelli e coordinata da Alberto Pestelli che contiene la recensione di Alberto Pestelli al mio romanzo “Il sogno del ragno” e Fiorenzo Catanzaro mi ha recensito sul suo blog. Grazie a tutti loro e a tutti coloro che stanno leggendo questo romanzo!

 

 

CARLO E CALCA AL MONTECARLA CLUB PER IL PORTO SEGURO SHOW DEL 9 NOVEMBRE

Serata affollatissima e sale gremite al kitchissimo e poco spartano Montecarla Club di Firenze per la nuova edizione del Porto Seguro Show. Numerosi gli autori presenti per una serata conviviale che, nonostante l’incredibile calca, è stata quanto mai vivace.

Il pubblico mi è parso piuttosto attento durante il mio intervento in cui ho sproloquiato sul desiderio di creare degli autori, sul perché l’ucronia sia uno dei generi letterari meglio adatti alla creatività letteraria e su come io abbia applicato l’ucronia nello scrivere IL SOGNO DEL RAGNO. Il mio discorso, grosso modo, è stato quello che potete leggere qui.

 

Potete invece vedere alcune foto di questa e delle precedenti presentazioni qui.

Un mio intervento video, anche se della presentazione al Westin Excelsior è qui.

 

La scheda de IL SOGNO DEL RAGNO, sul mio sito è qui.

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E alla fine un ospite d’eccezione, ma che ha un po’ frainteso il senso del romanzo!