Se per l’oroscopo cinese il 2010 è stato l’Anno della Tigre, per un immaginario oroscopo letterario, quello che si è appena chiuso avrebbe potuto essere benissimo l’Anno del Vampiro, tanti sono stati i titoli usciti o ripescati per l’occasione sulla scia del successo di Twilight.
Casualmente, mentre maturava la fama della Meyer, Bumbi, Calamandrei e io, alcuni anni fa, scrivevamo “Il Settimo Plenilunio”, un romanzo gotico-fantascientifico con vampiri e licantropi. I tempi per farlo illustrare da ben diciassette artisti e poi pubblicarlo, ci hanno portato proprio al 2010 perché il volume potesse andare in distribuzione.
“Perché scrivere di vampiri nel terzo millennio?” è il titolo dell’articolo con cui mi interrogo su questo fenomeno e sul perché noi e altri ci si sia trovati a scriverne. L’intervento si può leggere nel 5° numero di “IF – Insolito & Fantastico”, rivista come sempre monotematica e questa volta totalmente dedicata ai “VAMPIRI”.
La rivista conserva il suo caratteristico format da libro illustrato e si presenta divisa in una prima e più cospicua parte di articoli e piccoli saggi sull’argomento e in una seconda parte di racconti, chiudendosi con una snella terza parte di interviste, recensioni e altro.
Giuseppe Panella ci parla di “Dracula e il sublime”, esaminando il vampirismo letterario soprattutto nel periodo classico di Polidori, Le Fanu e Stoker con accenni ad autori più recenti come la Rice, King o Kaminsky.
Gianfranco De Turris tratta “il vampiro postmoderno – un eroe politicamente corretto”, esaminando il nuovo fenomeno del buonismo vampirico alla Edward McCullen.
Una carrellata più ampia c’è offerta da Enrico Passaro, che affronta “I vampiri da Polidori al fenomeno Stephanie Meyer”.
Indagine sociologica quella di Maria Parrino in “Dracula, il Gotico e la Questione Economica”.
Per il passaggio dalla carta alla pellicola c’è l’articolo di Gian Filippo Pizzo “I vampiri dal romanzo al cinema”.
Dello snaturamento che porta a “Vampiri sempre più umani” ci parla Antonio Daniele.
Che il mondo dei non-morti possa avere altre figure oltre a vampiri e zombie lo racconta Carlo Bordoni, il curatore della rivista, in “Prima di Frankestein”, in cui presenta il nuovo romanzo di Gianfranco Manfredi.
I vampiri in TV sono trattati da Elena Romanello in “La saga vampirica di Buffy e Angel”.
La letteratura per bambini l’affronta Daniela Bolognini in “Quei vampiri così infantili”.
Un po’ fuori tema (ma non di molto) i due articoli sui necroscopi (chi legge nella mente dei morti) di Lumley scritti da Riccardo Gramantieri e Carlo Bordoni.
I racconti della seconda parte sono:
- la storia dal sapore classico “Lo strano caso del Dottor Delmonte” di Renato Pestriniero, con un tale che raggiunge un villaggio i cui pochi abitanti sembrano avere un segreto di cui non vogliono parlare;
- la vicenda lesbica dagli sviluppi sanguinolenti di “Incubo” (Andrea Coco);
- il surreale “i festeggiamenti della fine del mondo” dell’uruguayano Pablo Dobrinin;
- “Il patto” satanico di Gianandrea de Antonellis;
- il fantascientifico “Insekta”, su un’epidemia e le sue implicazioni morali.
Nella terza parte della rivista, Asciuti ci parla di Heinlein e del suo “Farnham’s Frrehold”, Catalano di Manfredi e del suo “Ho freddo”.
Tra le recensioni, segnalo anche quella della nuova edizione in tre volumi di “Varney il vampiro” e quella a “cronache del fantastico” di De Turris.
Insomma, IF sta davvero diventando, volume dopo volume, una piccola enciclopedia del fantastico e un riferimento irrinunciabile per meglio comprendere le origini e le tendenze di questa parte della letteratura ingiustamente considerata minore.
Leggi anche:
– IF n.1 – Robot
– IF n.2 – Oltretomba
– IF n.3 – Ucronia
– IF n. 4 – Giallo & Noir
– IF – Insolito & Fantastico
– Vampiri
– Il Settimo Plenilunio