Ultimamente mi è capitato di leggere alcuni romanzi di autori italiani “poco noti” di ambientazione fantasy o medievale e che, comunque, parlano di re, principesse, visconti, conti e cavalieri.
Essendo in vergognoso ritardo (vedi le date in cui li ho recensiti!) nel postare i miei commenti, cerco di rimediare inserendoli tutti in quest’unico post, scusandomi con tutti e, soprattutto, con gli autori, per non essere riuscito prima a torvare loro uno spazio sul mio blog.
IL CANE, IL SANTO, Il PRETE, LA PUTTANA, IL CONTE E IL VISCONTE
Quando ho deciso di distribuire gratuitamente in e-book il mio ultimo romanzo, “La Bambina dei Sogni”, immaginavo di non fare una cosa particolarmente originale, anche se abbastanza nuova. Credo, infatti, che il destino del mercato del libro sia questo: testi digitali distribuiti gratuitamente e finanziati solo tramite la pubblicità veicolata.
Il primo libro che leggo, a parte il mio, pubblicato con lo stesso principio (e-book gratuito) è “Il Cane del Santo”, breve romanzo di ambientazione medievale scritto da Lele Lampione, che si può scaricare gratis (il libro, non il Lampione) e senza DRM dal suo blog
Si tratta di una storia di paese, che si legge facilmente e con piacere. Narra una serie di vicende tra loro più o meno connesse, se non altro per il fatto di svolgersi negli stessi luoghi e di essere legati da una trama generale, che narra del crollo della chiesa locale e dei tentativi di ricostruzione realizzati, in competizione tra loro, dal Conte e dal Visconte, due cugini sempre in gara. Sotto le rovine della chiesa vengono ritrovati gli abiti del prete e della più bella puttana del locale bordello. Qualcuno immagina la conversione di costei e l’assunzione in cielo di entrambi. Il bordello viene santificato. I tentativi di ricostruire la chiesa vengono frustrati da vari eventi quali eserciti di passaggio, nevicate eccezionali, alberi che non si fanno tagliare.
Il tutto si chiude con un colpo di scena finale.
Sicuramente un libro con un ottimo rapporto qualità/prezzo (tendente a infinito!), per il quale, in realtà, meriterebbe spendere anche qualche euro, se si vuole passare qualche ora in spensieratezza.
Firenze, 31/03/2012
FINISTORIA
“Finisterra – Le Sorgenti del Dumrak” è un romanzo scritto a dieci mani da Sara Bosi, Simone Covili, Massimiliano Prandini, Gabriele Sorrentino, Marcello Ventilati (Edizioni Domino – Dic. 2011).
Avendo scritto anche io il romanzo a sei mani Il Settimo Plenilunio e altre cose a quattro, so bene quanto sia difficile arrivare a produrre un testo omogeneo e lineare. In questo però i cinque autori sono riusciti bene e nella lettura non si percepisce alcuno stacco o salto di stile, segno di una buona regia di gruppo. Il testo, inoltre, è scritto correttamente, cosa mai scontata.
Si tratta di un fantasy, un libro che potrà piacere a chi cerca storie in cui, come qui, appaiono Cavalieri d’Argento, Uomini della Foresta e Eroi fantasma, in cui ci sono luoghi chiamati Ultima Frontiera, la religione è quella della Triade, contrapposta ai Cento Dei e dove c’è un Imperatore che siede su un Trono di Porpora.
Chi legge questo genere di libri deve amare antiche leggende immaginarie. Per lui sarà allora piacevole scoprire pagina dopo pagina, i segreti di antiche battaglie avvenute cinquecento anni prima e saprà gustare la lunga attesa dell’azione, che si protrae per decine di pagine, anche se non siamo certo dalle parti di film come Stalker o romanzi come Il Deserto dei Tartari, perché alla fine, ben oltre la metà del romanzo, l’attesa, un po’ per volta, finisce, e assistiamo a qualche scontro e qualche avventura. Questo volume del resto si presenta come il primo di una serie e, dunque, parrebbe preparatorio di assai maggiori imprese, che si immagina arriveranno in seguito, come in seguito, forse, riusciremo a comprendere meglio se qualcuno è sopravvissuto al crollo della volta sul capo dei combattenti nello scontro finale.
Insomma, siamo di fronte a un fantasy tradizionale, anche se privo di alcune figure classiche, come elfi, gnomi e troll, che non delude gli amanti del genere con trovate troppo fantasiose, che possono allontanare la narrazione dagli standard.
Certo dopo aver letto “Bestiario stravagante” di Massimiliano Prandini, personalmente, non essendo un cultore del fantasy classico, mi sarei aspettato qualche trovata in più, ma evidentemente la frizzante penna di Prandini che in tale raccolta c’aveva regalato alcuni racconti assai fantasiosi, qui è anche troppo diluita nel gruppo.
Firenze, 14/04/2012
IL RE DELLA REPUBBLICA TOTALE
Di Luca Ventura avevo già letto la piccola fiaba “Il libro della vita”, rivolto a un pubblico di bambini. “Ombra di Luce” è un romanzo fantasy che si rivolge a un pubblico più adulto, anche se sempre con un vigile occhio infantile, come può essere quello degli amanti del fantasy.
Il libro appare diviso in due parti sono marginalmente legate e mostra due mondi alternativi un po’ stereotipati.
Nel primo incontriamo una strana Repubblica con Re e Principesse (! – non dovrebbe essere una Monarchia?), in lotta contro fantasmi cattivi.
La seconda parte diventa più astratta, quasi un mondo surreale.
Firenze, 21/07/2012
I DRAGHI ALLE PORTE DI MILANO
“I Draghi dei Visconti”, come si può intuire dal titolo, è un fantasy due volte italiano. Italiano perché scritto da una nostra connazionale, Francesca Romana D’Amato. Italiano perché ambientato tra il Lago Maggiore e Milano.
Di peculiare ha, oltre all’ambientazione storica nella Lombardia degli anni dal 1322 al 1325, anche la scelta, tra le varie figure fantastiche, di una tra le meno abusate (ma non certo nuove per la letteratura contemporanea, basi pensare a “Eragorn”): i draghi.
I Draghi della D’Amato sono Draghi parlanti, orgogliosi, con una propria dignità e tutto sommato simpatici. Grazie a speciali filtri magici riescono persino a parlare con gli umani, che confondendoli con normali creature, pensano di addomesticarli e sfruttarli come cavalcature nelle loro guerre.
I Draghi non gradiscono il furto delle proprie uova e i centri di addestramento umani, ma anziché arrivare a bruciare e mettere a soqquadro Milano e dintorni, si mostrano fini diplomatici e politici.
Non per nulla, sono Draghi nati nel Paese di Machiavelli!
Insomma, un romanzo piuttosto scorrevole, gradevole alla lettura e, grazie allo sfondo storico nostrano, un po’ più solido e consistente di altre simili storie.
Dunque, non posso che fare all’autrice, ancora poco nota, un grosso “in bocca al…drago”!
Firenze, 06/08/2012