Archive for dicembre 2017

TUTTI I LIBRI DEL 2017

Anche questa volta, ecco l’elenco dei libri letti nell’anno. Ho continuato a censire regolarmente le mie letture su anobii e questo mi semplifica il compito, dato che per ognuno ho riportato, di volta in volta, varie informazioni, compreso la data di inizio e fine lettura.

  1. Autori Vari (Carlo Menzinger e altri)– ProgettandoIng – Costruzioni (cartaceo) – rivista di ingegneria – italiano (autori poco noti)
  2. Autori Vari (Luigi Calisi, Mike Resnick, Susanna Raule, Domenico Gallo, Lorenzo Crescentini, Sarah Pinsker) – Robot 78 (ebook) – rivista di fantascienza – italiano (autori noti e poco noti)
  3. Harry Turtledove – Invasione Atto Terzo – (e-book) – romanzo ucronico-fantascientifico – americano
  4. Julian May – La terra dai molti colori (ebook) – romanzo di fantascienza – americano
  5. Juan Diaz Canales – Blacksad 1 (cartaceo) – fumetto – spagnolo
  6. William Makepeace Thackeray – La fiera della vanità (cartaceo) – romanzo satirico sociologico – inglese
  7. Robert Heinlein – Universo (ebook) – romanzo di fantascienza (rilettura) – americano
  8. Thomas S. Kuhn – The structure of scientific revolutions (ebook) – saggio – americano (letto in inglese)
  9. Autori Vari – Robot 79 (ebook) – rivista di fantascienza – italiano (autori noti e poco noti)
  10. Ernesto di Mauro – Epigenetica, il DNA che impara (cartaceo) – saggio – italiano
  11. Dan Simmons – Endymion (ebook) – romanzo di fantascienza – americano
  12. Zygmunt Bauman – Modernità liquida (ebook) – saggio – polacco
  13. Niccolò Ammaniti – Anna – (ebook) – romanzo fantascientico – italiano
  14. Autori Vari (Carlo Menzinger e altri) – IF Insolito & Fantastico n. 20 – Utopia (cartaceo) – Rivista di letteratura fantastica – italiano (autori poco noti)
  15. Simona Merlo – Sessantuno Chiodi (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  16. Dan Symmons – Il risveglio di Endymion (ebook) – romanzo di fantascienza – americano
  17. Autori Vari – IF Insolito & Fantastico n. 1 – Robot e androidi (cartaceo) – rivista di letteratura fantastica – italiano (autori poco noti)
  18. Joe R. Lansdale – Freddo nell’anima (ebook) – romanzo – americano
  19. Alessandro Baricco – La sposa giovane (ebook) – romanzo – italiano
  20. Franco Cardini – Europa e Islam (ebook) – saggio – italiano
  21. Autori Vari – IF Insolito & Fantastico n. 19 – Gotico (cartaceo) – rivista di letteratura fantastica – italiano (autori poco noti)
  22. Matteo Strukul – I Medici – Una dinastia al potere (cartaceo) – Romanzo storico – italiano
  23. Autori Vari (Carlo Menzinger e altri)– ProgettandoIng – Informazione (cartaceo) – rivista di ingegneria – italiano (autori poco noti)
  24. Dominique Lapierre – La città della gioia (cartaceo) – romanzo storico – sociale – francese
  25. Luis Sepulveda – Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (cartaceo) – fiaba – spagnolo
  26. Amitav Gosh – Mare di papaveri (cartaceo) – romanzo storico d’avventura – indiano
  27. David Foster Wallace – Infinite Jest (ebook) – romanzo – Americano
  28. Andreas Eschbach – Miliardi di tappeti di capelli (ebook) – romanzo di fantascienza – tedesco
  29. Azar Nafisi – Leggere Lolita a Teheran (ebook) – romanzo-saggio-autobiografia – iraniano
  30. Carlo Menzinger di Preussenthal – Il sogno del ragno (Via da Sparta) – (cartaceo) – romanzo ucronico – italiano (autori poco noti)
  31. Philp K. Dick – Le tre stimmate di Palmer Eldrich (ebook) – romanzo di fantascienza – americano
  32. Javier Cercas – Anatomia di un istante (ebook) – saggio storico-politico – spagnolo
  33. Fiorenzo Catanzaro – La setta (cartaceo) – romanzo giallo – italiano (autori poco noti)
  34. Alessia Francone – La maga di Reinkar (ebook) – romanzo fantasy – italiano (autori poco noti)
  35. Autori Vari (Sergio Calamandrei e altri) – Nero urlante (cartaceo) – raccolta di racconti noir – italiano (autori poco noti)
  36. Mordecai Roshwald – Livello 7 (ebook) – romanzo di fantascienza – americano
  37. Kazuo Ishiguro – Il gigante sepolto (ebook) – romanzo fantasy – anglo-giapponese
  38. Massimo Acciai Baggiani – La compagnia dei viaggiatori nel tempo (cartaceo) – raccolta di racconti di fantascienza – italiano (autori poco noti)
  39. Frederik Pohl – La porta dell’infinito (ebook) – romanzo di fantascienza – americano
  40. Pieranna Lovotti – Arianna… una storia (ebook inedito) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  41. Autori Vari (Carlo Menzinger e altri)– ProgettandoIng – Movimento (cartaceo) – rivista di ingegneria – italiano (autori poco noti)
  42. Alberto Pestelli – Un etrusco tra i Nuraghes – Vol. 1 (cartaceo) – raccolta di racconti gialli – italiano (autori poco noti)
  43. Massimiliano Prandini, Sara Bosi – Il serpente di fuoco (ebook) – romanzo fantasy – italiano (autori poco noti)
  44. Autori Vari (Carlo Menzinger e altri)– ProgettandoIng – 1966: memorie di un’alluvione (cartaceo) – rivista di ingegneria – italiano (autori poco noti)
  45. Paolo Ciampi, Elisabetta Mari – L’aria ride (cartaceo) – saggio – italiano (autori poco notiRisultati immagini per Invasione Atto terzo
  46. Silvio Donà – La ragazza che non sapeva respirare le nuvole (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  47. Alberto Pestelli – Un Etrusco tra i nuraghes – Vol. 2 (cartaceo) – raccolta di racconti gialli – italiano (autori poco noti)
  48. Nadia Bertolani – Mariotta la quarta bambina (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  49. Caterina Perrone – Lo sguardo e il riso (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  50. Harry Turtledove – Invasione Atto Finale – (e-book) – romanzo ucronico-fantascientifico – americano
  51. David Ambrose – L’uomo che credeva di essere se stesso (ebook) – romanzo di fantascienza – inglese
  52. Davide Savorelli – I giorni prima (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  53. Stefania Signorelli – Afrodite bacia tutti (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  54. Tommaso Randazzo – Mancu li cani (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  55. Carla Casazza –Pane, marmellata e tè (cartaceo) – romanzo – italiano (autori poco noti)
  56. Kate Wilhelm – Gli eredi della Terra (ebook) – romanzo di fantascienza – americano (IN LETTURA)
  57. Giovanni Agnoloni – L’ultimo angolo di mondo finito (cartaceo)– romanzo di fantascienza – italiano (autori poco noti) (IN LETTURA)

Ho letto, insomma, 55 libri, ma un altro è quasi finito e il 57° è già iniziato. Diciamo dunque che nel 2017 ho letto 56 libri. Sono un po’ meno che nel passato (2012: 64, 2013: 62, 2014: 56, 2015: 73, 2016: 60), ma ci sono tomi dalle dimensioni “inifinite” come “Infinite jest” o comunque piuttosto voluminosi come i due volumi di “Invasione”, “La fiera della vanità” e i due romanzi di Dan Simmons, senza contare le molteplici riletture de “Il sogno del ragno” qui segnato una sola volta. Peraltro, la lettura dei numeri di “ProgettandoIng” è stata solo parziale.

Nella Mia Libreria Anobii si contano solo 53 volumi (alcuni ancora non sono censiti) per un totale di 15.500 pagine.

Questo è il prospetto degli ultimi anni:

 

 

ANNO N. LIBRI N. PAGINE
2017 53 15500
2016 58 17589
2015 62 20146
2014 56 17354
2013 82 17706
2012 65 17667
2011 50 14921
2010 52 11726
2009 69 12386
2008 51 12425

 

 

Analizzando la lista dei libri letti nel 2012 avevo notato una prevalenza (per la prima volta nella mia vita di lettore) degli ebook sui cartacei (43 controRisultati immagini per la città della gioia 21). Nel 2013 l’elettronico ha aumenta il distacco: i volumi in ebook sono stati 49 contro 23. Nel 2014 gli e-book sono stati 44 contro 12. Nel 2015 conto solo 12 cartacei su 61 letture. Nel 2016 su 60 libri completati (non conto i tre ancora in lettura), i cartacei sono stati 16, anche se, a rigore le 4 opere di Brecht erano riunite in un unico volume).

Nel 2017 su 56 letture, conto 29 cartacei e 27 ebook. Questo gran numero di cartacei deriva sia dall’aver trascorso le vacanze estive al mare, occasione ideale per la lettura dei cartacei, sia dal maggior impegno profuso nella lettura di libri di autori “poco noti”, più facilmente reperibili in cartaceo che in ebook, ma continuo a confermare la mia preferenza per la lettura degli ebook in modalità TTS (Text-To-Speech).

 

Quest’anno ho letto un solo saggio in inglese (e nessun romanzo in lingua).

 

Leggo ogni libro per la prima volta, tranne “Universo” che è una rilettura di un romanzo letto da ragazzo e “Il sogno del ragno” che, avendolo scritto io, o letto svariate volte.

 

Nel 2017 (soprattutto negli ultimi mesi) sono tornato a leggere un gran numero di autori “poco noti” (esordienti o comunque editi di recente da case editrici minori o autoprodotti): ben 24 su 57 letture completate, comprese 7 riviste e 1 antologia e senza contare quello ancora in lettura e i due numeri di Robot (che certo accanto ad autori noti ne includono anche di “poco noti”), con cui saremmo a 26. Uno è inedito. Nel 2016 avevo letto un solo volume di autori “poco noti”, contro i 7  del 2015, i 9 del 2014 e del 2013, i 12 del 2012, i 10 del 2011 e ben 30 del 2010) .

 

Gli autori che ho letto di più quest’anno sono stati (a parte 6 di Autori Vari):

Dan Simmons: 2 (letti altri 2 nel 2016)

Alberto Pestelli: 2 (letto dei racconti in precedenza)

Harry Turtledove: 2 (letti altri 2 nel 2016)

 

Ho, inoltre, letto un altro romanzo di Joe Lansdale (del quale ne avevo letti 2 nel 2016, 1 nel 2015 e 1 nel 2014) e tra gli autori già letti in passato ci Risultati immagini per endymion dan simmonssono:

  • Robert Heinlein
  • Niccolò Ammaniti
  • Alessandro Baricco
  • Franco Cardini
  • Luis Sepulveda
  • Philip K. Dick
  • Sergio Calamandrei (letto altro in passato, nel 2017 solo un racconto)
  • Kazuo Ishiguro
  • Frederik Pohl
  • Paolo Ciampi
  • Silvio Donà
  • Carla Casazza
  • Massimiliano Prandini
  • Giovanni Agnoloni

Insomma, quest’anno non mi sono concentrato troppo su autori specifici.

 

Nel 2013 avevo letto 8 libri di premi nobel (aggiungo ora Ishiguro, che l’ha vonto nel 2017), nel 2014 ne ho letti 4 e nel 2015 solo 3 (Italo Calvino, Saul Below e Svetlana Aleksievic), nel 2016 ne ho letti 4 (1 Mo Yan, 1 Saramago e 2 Doris Lessing), nel 2017 ho letto solo Kazuo Ishiguro

 

Nel 2017 le letture non di narrativa sono state 15, anche se tra queste ci sono 9 riviste che contengono sia saggi che racconti e il libro di Azar Nafisi è di difficile definizione (qui conteggiato come saggio) Nel 2016 sono state 11, compresi due testi storici e un manuale, gli altri essendo  saggi di vario argomento, rispetto ai 18 volumi del 2014, e ai 15 del 2014.

 

Risultati immagini per il gigante sepolto kazuo ishiguroNel 2016, oltre ad aver voluto completare la rilettura dei cicli asimoviani, ho aderito a un gruppo di lettura denominato “Fratellanza della Fantascienza”, per il quale ho letto alcuni volumi di questo genere, che è dunque molto lievitato nel 2016 rispetto ai miei standard precedenti di lettura.  Se i libri espressamente fantascientifici nel 2016 sono 24 (9 nel 2015), comprese le ucronie, questi, assieme a opere di carattere variamente fantastico, arrivano a 28 (16 nel 2015).

Nel 2017, tra riviste e romanzi ho letto 17 opere di fantascienza (contando anche la fantascienza ucronica di Turtledove), più la mia ucronia, 4 opere fantasy, la fiaba di Sepulveda, la strana cosa di Wallace e un fumetto siamo a 25 opere di fantasia.

 

Le opere di narrativa a carattere storico quest’anno sono 3, senza contare le due ucronie di Turtledove e la mia (8 nel 2016, 2 nel 2015 e 8 nel 2014), cui si aggiungono un saggio storico e l’indefinibile saggio-romanzo-biografia della Nafisi.

 

Gli italiani sono stati 32 (8 nel 2016, 12 nel 2015 e 25 nel 2014), soprattutto per effetto della lettura di un maggior numero di esordienti. Varie le nazionalità presenti: oltre agli abbondanti americani, inglesi, tedeschi, iraniani, polacchi, anglo-giapponesi, spagnoli e francesi.

 

Quest’anno nessuna opera teatrale (5 nel 2016) o poetica (1 nel 2016).

A parte le 7 riviste, ci sono nel 2017 anche 4 antologie di racconti (2 sole antologie nel 2016)

 

E ora la domanda più difficile: quali letture mi sono piaciute, di più, senza limiti di genere?

 

Sulla Mia Libreria di anobii, ho assegnato 5 stellette (il massimo) a 11 libri (10 nel 2016):Risultati immagini per livello 7 mordecai roshwald

  1. Carlo Menzinger di Preussenthal – Il sogno del ragno – Via da Sparta
  2. Dominique Lapierre – La città della gioia
  3. Dan Simmons – Endymion
  4. Kazuo Ishiguro – Il gigante sepolto
  5. Mordecai Roshwald – Livello 7
  6. Philip K. Dick – Le tre stimmate di Palmer Eldrich
  7. Harry Turtledove – Invasione Atto terzo
  8. Paolo Ciampi, Elisabetta Mari – L’aria ride
  9. Dan Simmons – Il risveglio di Endymion
  10. Nadia Bertolani – Mariotta, la quarta bambina
  11. Zygmunt Bauman – Modernità liquida

 

Molti di quelli cui ho assegnato 4 stellette sono comunque interessanti, anche se, per qualche motivo, non mi hanno convinto a pieno.

Quale libro mi ha deluso di più?

Il minimo che ho assegnato su anobii (su un massimo di 5), sono state 2 stellette che si è aggiudicato “Matteo Strukul – I Medici – Una dinastia al potere”, mentre una sola stelletta è andata a “Thomas S. Kuhn – The structure of scientific revolutions”.

E quanto a scrivere?

Risultati immagini per il sogno del ragnoNel 2017 ho pubblicato il primo volume di “Via da Sparta”: “Il sogno del ragno”.

 

Sto revisionando il secondo volume “Il regno del ragno” e continuo a scrivere i racconti delle due antologie “Apocalissi fiorentine” e “Quel che resta di Firenze” (al momento ancora mescolate nel primo volume) e un romanzo apocalittico.

 

Ho inoltre pubblicato:

I libri che ho letto gli anni precedenti li trovate qui:

Nella mia Libreria su anobii trovate i commenti da me fatti a ciascuno. I link invece rimandano ai commenti sul mio blog.

 

Buon 2018, ricco di nuove letture!

Risultati immagini per buon 2018

UNA DETECTIVE-STORY GIALLO-ROSA

Pane, marmellata e tèSono passati ormai alcuni anni da quando ho letto “Montecuccoli 1937-38”, la ricostruzione storica dell’attività di un Capo Elettricista sull’incrociatore leggero Raimondo Montecuccoli in missione in Estremo Oriente, narrata dalla nipote Carla Casazza.

Leggo ora il suo nuovo giallo “Pane, marmellata e tè”, che racchiude tre racconti, uno più lungo e gli altri due progressivamente più brevi, che vedono al centro le indagini di una bella e giovane giornalista, Beatrice Ardenzi. Le tre storie sono consequenziali tra loro e quasi unite a formare un’unica vicenda, se non altro dal punto di vista sentimentale.

Carla Casazza

Si parte da una vera indagine su un serial killer, il cosiddetto “mostro della palude”, occasione per incontrare il Commissario Croci e l’agente Alessio Pelliconi, che si innamorano entrambi della bella giornalista.

Dal giallo si sfuma così nel rosa e Beatrice parte in vacanza con l’agente Pelliconi e lì si troverà a difendere una cara amica dall’accusa di omicidio nientemeno che del principe ereditario del Brunei. La loro storia procede e giungono al fidanzamento, funestato però da una duplice misteriosa morte, nuova occasione per una veloce e facile indagine.

Carla Casazza è una che conosce il mondo della scrittura, non per nulla fa l’agente letterario, l’editor e il manager editoriale e questo si vede nelle pagine di questo volumetto, scritto bene e con cura, scorrevole e gradevole, con dei personaggi che risultano simpatici.

Ritroveremo Beatrice Ardenzi & Co in qualche altra indagine?

 

 

 

Qui la scheda anobii.

 

Carlo Menzinger con “Pane, marmellata e tè”

L’UOMO CHE GIOCAVA CON SE STESSO

Risultati immagini per mancu li cani randazzoNico è un ludopatico. Nico è un maniaco depressivo. Nico è un uomo bipolare. Nico è un ragazzo di venticinque anni che sta buttando via la sua vita. Ogni mossa di Nico lo butta sempre più giù, lo rovina sempre più, lo spinge sempre più verso la marginalità sociale.

Di Nico ci parla Tommaso Randazzo nel suo romanzo “Mancu li cani”. Tommaso Randazzo è un educatore professionale per migranti che conosce il mondo di chi vive ai limiti della società e ritrasmette la sua conoscenza in questo romanzo vivo e vibrante.

Il suo protagonista, all’inizio, fa il buttafuori, partecipa a incontri di lotta clandestina e gioca d’azzardo senza moderazione. Non proprio un gran curriculum. Sarà però la lotta a portarlo fuori dalla spirale del gioco d’azzardo in cui lo sta ficcando la sua ludopatia incontrollata.

Quel che mi è piaciuto meno di questo romanzo credo sia il titolo “Mancu li cani” che mi ha dato la sensazione potesse essere una storia giocata tutta su slang di vario genere, su sensazioni forti da discoteca e sala giochi. Il libro è, forse, un poco anche questo ma è anche molto di più. Lo avessi scritto io lo avrei intitolato “L’uomo che giocava con se stesso” o “L’uomo bipolare” o “Il ludopatico” o chissà come.

Risultati immagini per Tommaso Randazzo

Tommaso Randazzo

Mancu li  cani”, ci parla del dramma di un ragazzo che vede la propria vita scivolare via per colpa propria e che non riesce ad afferrarla, a bloccarne la caduta, il crollo. “Mancu li cani” ci parla di un intero mondo di sopraffazione, di ricatto, di usura, con il suo satellite della prostituzione, della nuova tratta di schiavi che vengono invogliati a salire sui barconi della falsa speranza, attratti dalle sirene illusorie di un mondo migliore. “Mancu li cani” ci parla di gente per la quale “il costo della vita e lo stipendio medio hanno litigato da tempio  e non si parlano più”, gente tranquilla e normale, ma che non ce la fa a sbarcare il lunario e si ritrova nei centri sociali, assieme a gente che c’è finita per vicende ben più tetre di droga, alcol e sfruttamento.

Carlo Menzinger con il romanzo di Tommaso Randazzo

Mancu li cani” ci parla anche del vuoto interiore di questa società consumista che permette l’esistenza delle slot machine, delle sale da gioco, degli psicofarmaci, ma anche delle automobili a benzina solo per interessi economici di chi ha il potere: “Siamo vuoti, come il riflesso del mare negli occhi dei pesci stecchiti al bancone dei surgelati”.

Perché ci sono gli interessi economici delle case farmaceutiche, perché è più facile fare così che occuparsi veramente dei problemi. Ad esempio, ormai hanno inventato le macchine che vanno a energia solare, ma abbiamo sostituito le macchine a benzina? No, cazzo, no!”.

Insomma, “Mancu li cani” è un romanzo importante, è una una storia di vita vissuta, mal vissuta, ma anche la denuncia di un mondo in rovina di cui siamo tutti colpevoli, come scopre lo stesso Nico, diventando con questa consapevolezza, per una volta, davvero un piccolo eroe, lanciandosi in un’ultima follia, ma questa volta non più per avidità, ma per il suo opposto.

ALTRE DUE PRESENTAZIONI

Mercoledì 13 e sabato 14 Dicembre, ho avuto l’occasione di presentare altre due volte il mio romanzo IL SOGNO DEL RAGNO (VIA DA SPARTA). Mercoledì, in un’atmosfera più raccolta, abbiamo potuto parlare a lungo e diffusamente del mio romanzo e della raccolta di racconti gialli di Alberto PestelliUn Etrusco tra i Nuraghes – Vol. II”. Ci hanno coadiuvato nella presentazione gli scrittori Sergio Calamandrei e Gianni Marucelli, aprendo un bel dibattito con gli amici di Pro Natura presenti, assieme ad altri, nella saletta del Ristorante I Cinque Sensi di Firenze.

Sabato è stato il classico “Porto Seguro Show”, con tanti autori e tantissimo pubblico. Il mio intervento è stato breve, ma è stata una bella occasione per incontrare tanti autori visti in precedenti occasioni e per conoscerne di nuovi. Questi incontri, infatti, anche se a volte possono sembrare un po’ caotici, con così tanta gente, mi hanno sempre permesso di farmi conoscere da gente nuova e in poche settimane dalla sua uscita IL SOGNO DEL RAGNO sta avendo ormai numerosi apprezzamenti, al punto che, purtroppo sabato, molti, che avrebbero voluto comprare il mio romanzo, sono rimasti a “bocca asciutta” perché il volume si è esaurito e la ristampa non è arrivata in tempo.

Segnalo comunque che è ora di nuovo disponibile e può essere richiesto a me (per chi vuole una dedica), che lo posso spedire con piego libro, o acquistato in qualunque sito on-line, se non ordinato nelle librerie di fiducia di ciascuno.

Di seguito per comodità i link per acquistarlo:

Amazon

Internetbookshop

La Feltrinelli

Mondadori Store

Ed ecco il video del mio intervento da Porto Seguro che una dei presenti mi ha gentilmente fatto avere.

Questo invece è il link del video della prima presentazione al Westin Excelsior, il giorno in cui il romanzo è uscito (28/9/2017).

 

L’autore de IL SOGNO DEL RAGNO, Carlo Menzinger, e l’editore Paolo Cammilli di Porto Seguro

LA GRECIA ANTICA AI GIORNI NOSTRI, CON LIEVE PROFONDITÀ

Afrodite bacia tuttiAfrodite bacia tutti” di Stefania Signorelli è una raccolta di racconti che, in via molto generale e diverso, realizza lo stesso intento del mio “Il sogno del ragno” ovvero traslare il mondo greco antico ai giorni d’oggi. “Afrodite bacia tutti” però non è un’ucronia e il mondo contemporaneo che descrive è proprio il nostro, solo che popolato da personaggi saltati fuori dalle opere omeriche o dalla mitologia greca.

 

Stefania Signorelli (Palazzolo sull’Oglio -Brescia -12 luglio 1973)

Troviamo così una bambina estremamente bella, di nome Afrodite, che cresce facendo innamorare di sé ogni uomo, ma sposando il più brutto di loro, lo storpio Efesto, che, modernamente e rassegnatamente troviamo a cancellare i filmati degli amplessi della moglie con altri da… youporn. C’è Ercole che, abbandonato da Megara, vive in un monolocale. C’è la psicologa Eco perdutamente innamorata del suo bellissimo paziente diciasettenne Narciso, malato di hikikomori, che non esce più dalla sua camera dove passa il tempo al PC. C’è un’Elena surreale, che letteralmente perde la testa per Paride. C’è un capo ufficio dall’ira achillea. C’è uno strano, tirchio Mida. C’è una Penelope che aspetta con rabbia e amore il suo perduto Ulisse, incerta se mandargli un SMS. C’è una vendicativa Megera cui è stato rubato il fidanzato dalla miglior amica. C’è uno strano incontro di una cliente con il seduttivo fioraio Phobos. C’è Teseo che si perde nella casa di Arianna, cui è tornato dopo un abbandono di quarant’anni. C’è un Anchise che vive in una casa di riposo. C’è persino Pandora con il suo vaso.

 

Sono racconti vivaci e frizzanti, arricchiti da una scrittura lineare e scorrevole ma intermezzata da piccole frasi a sorpresa come “lei sembrava una rosa inzuppata nella panna”, “leggera come una farfalla. Di più che una farfalla. Una ragnatela”, “piccoli, aguzzi, beffardi. I denti di ghiaccio sono solo canini”, “la luce cade dritta dall’alba, perfettamente perpendicolare ai pensieri”, “faccia da gabbia in cerca di un canarino”, “il sole è pallido come una tettoia d’amianto”, “l’amico è ora un pesce rosso che si dibatte sul selciato”.

A queste frasi, che mi paiono la vera ricchezza di queste storie, se ne aggiungono altre di riflessione come “ora che comprendeva bene chi era, voleva non esserlo” o “la vita non sarà un granché caro mio, ma ho proprio paura sia tutto quello che abbiamo”, che danno una certa profondità a questi racconti volutamente lievi, quasi aerei.

 

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Carlo Menzinger con l’antologia di Stefania Sognorelli

MAGICHE AVVENTURE MEDIEVALI

Davide Savorelli è uno degli autori della vivace casa editrice fiorentina Porto Seguro, che in questi mesi sta raccogliendo attorno a sé moltissimi scrittori, soprattutto toscani.

L’ho conosciuto il 28 settembre scorso in occasione del Porto Seguro Show che si tenne al Westin Excelsior di Firenze. Il suo “I giorni prima” fu uno dei titoli che, in quella serata mi colpì maggiormente, innanzitutto per l’ambientazione storica medievale (l’anno del Signore 1116), ma anche per il suo coniugare storia e aspetti magici, tanto importanti in quell’epoca affascinante.

Ho finalmente letto il volume che acquistai allora ritrovandovi, in effetti, proprio queste caratteristiche.

I giorni prima” sono un’avventura popolaresca, che vede protagonisti mugnai, taglialegna, preti, puttane in un’Italia basso medievale ben ricostruita. Tutto si snoda a partire da una profezia apocalittica, che dà il sale della storia e ne dirige il senso.

Si snodano rapporti variamente intricati tra i personaggi, con la vecchia veggente alemanna Aldovisa e la sua giovane aiutante Britta, che pur non essendo le vere protagoniste, mantengono un ruolo centrale nella trama. Tra questi rapporti troviamo, innanzitutto intrecci amorosi, persino tra religiosi, ma anche piccoli intrallazzi, non ultimo il tentativo di trafugare le spoglie del locale San Teobaldo, che all’inizio della narrazione incontriamo ancora in vita.

La vicenda si svolge tra luoghi dai nomi facilmente riconoscibili come Lucca e Verona e altri di piccole e grandi località che nel tempo hanno mutato del tutto o in parte il proprio nome (seppure son sopravvissute), come Hostilia, Brixello, Polirone, Flesso, Pado, Lirone, Veicengia.

I luoghi principali della vicenda sono la Vangadicia e la Carpanea. Pur non essendo riuscito a ricostruire esattamente la geografia della storia, ho però notato un lavoro di ricerca e ricostruzione storico-geografica da parte dell’autore che ho particolarmente apprezzato.

Il romanzo scorre con un tono piuttosto allegro, nonostante l’incubo di un misterioso evento in arrivo (che, senza anticipare quale sia, mi pare proprio evento storicamente attestato), la magia vi compare più che altro come visione superstiziosa del mondo e timore dell’azione diabolica. Vi è un solo episodio, tutto sommato ristretto come numero di righe anche se con una certa rilevanza per la trama, in cui ci si muove davvero nel soprannaturale, quando, brevemente, gli animali nella stalla di Milano si mettono a confabulare tra loro. Non meno misterioso e intrigante, in effetti (dai personaggi è considerato demoniaco), il rapporto tra la scrofa orba del mugnaio e due gattini neri trovatelli che questa allatta come figli propri. Interessante anche la ricostruzione delle credenze popolari attorno alla natura demoniaca dei tartufi (taruffoli).

In conclusione è stata una lettura piacevole, che scorsa via veloce, con il desiderio costante di continuare a leggere e di scoprire come le avventure dei personaggi si sarebbero dipanate.

E ora Davide Savorelli ha appena pubblicato un nuovo romanzo: “L’anno di Silla”! Non resta che scoprire anche questo.

Carlo Menzinger con il romanzo di Davide Savorelli

LA FANTAPSICHIATRIA UCRONICA

Risultati immagini per l'uomo che credeva di essere se stessoHo trovato “L’uomo che credeva di essere se stesso” tra i romanzi della “Fratellanza della Fantascienza” di Anobii, eppure questo romanzo dell’inglese David Ambrose si può dire solo in parte fantascienza. Semmai saremmo più dalle parti della “fantapsichiatria”, se un simile genere esiste, e non mancano elementi per poter inserire questo romanzo tra quelli che, in qualche modo si occupano di ucronia.

L’inizio parte alla grande, con il protagonista subito coinvolto in una serie di incidenti mortali, che lo riguardano direttamente e da cui scampa miracolosamente, o che riguardano la moglie e il figlio.

Poi le cose si complicano e ci si sposta dalle parti della schizofrenia (anche se nel libro si dice che, quello di Rick – Richard non è un vero e proprio caso di schizofrenia). Da lì, si scopre che, forse, per effetto di uno di tali incidenti, il protagonista vive due vite (e si tirano in ballo persino le teorie quantistiche sugli universi paralleli), anzi, le viveva, prima che le due personalità non si trovassero a convivere nel medesimo corpo.

David Ambrose

Mentre Richard vive e ricorda un mondo che è il nostro. Rick viene da un universo divergente (ma qui lo chiamano mondo parallelo, pur spiegando che le divergenze temporali sono perpendicolari) in cui John Kennedy non è morto (e neppure Marylin Monroe) e, alla fine naturale del suo mandato, gli è succeduto il fratello Bob, anche lui non assassinato. E non si può qui non pensare ai disperati tentativi del viaggiatore nel tempo di “22/11/’63” di Stephen King.

Comunque, l’aspetto storico-ucronico, ne “L’uomo che credeva di essere se stesso” ha un peso relativo. Tutto è incentrato sul protagonista e sugli psichiatri e psicologici che cercano di capire qualcosa di questa sua sorta di schizofrenia.

I rivolgimenti della “verità” che si credeva di aver scoperto, sono numerosi, rendendo quest’opera interessante e avvincente, anche se forse un po’ troppo contorta e anche se viaggiare nel tempo usando la mente è un concetto che credo di aver già sentito, anche se ora mi sfugge dove e se la possibilità di mettere in comunicazione universi divergenti si può trovare anche nel mio “Via da Sparta”.

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QUEL CHE INSEGNA “IL SOGNO DEL RAGNO”

Il sogno del ragno” è ucronia. L’ucronia è la descrizione di mondi alternativi, universi divergenti, in cui qualcosa nel passato è cambiato, mutando il corso della storia. L’ucronia, dunque, è storia immaginaria. Mi piace dire che sia “storia sognata”, nel senso che ciascuno di noi può sognare un mondo diverso, supponendo che un dato evento non si sia verificato o si sia verificato in altro modo. Abbiamo così varie ucronie in cui la Germania vince la seconda guerra mondiale, nel mio “Il Colombo divergente” immagino che Cristoforo Colombo non riesca a comunicare la scoperta dell’America, in “Giovanna e l’angelo” Giovanna D’Arco sopravvive al rogo.

La grande sfida de “Il sogno del ragno” è descrivere il nostro tempo, un mondo a noi contemporaneo, ma frutto di una divergenza storica, ucronica, avvenuta non solo 20 o 100 anni fa, ma ben 2.400 anni fa. Si immagina che allora Sparta abbia sconfitto Tebe a Leuttra e non viceversa. Ne conseguono la distruzione di Atene con tutta la sua cultura, l’espandersi di Sparta, l’arresto dello sviluppo dell’Impero Romano e tutta una serie di cambiamenti che fanno sì che oggi metà del mondo sia dominato da Sparta. Un mondo molto “spartano”, essenziale, innanzitutto, ma anche un mondo del tutto diverso. Uomini e donne vivono separati. Matrimonio e famiglia sono intesi in tutt’altro modo. Ogni lusso è bandito. Del consumismo non se ne mai sentito parlare. I vestiti sono considerati un vezzo superfluo. La proprietà privata non esiste. Da una parte c’è una comunità di Uguali, gli Spartiati, tra i quali non sono accettate differenze, ma che sono un’oligarchia che domina su un gran numero di schiavi pubblici, gli Iloti. L’elettronica non esiste. La meccanica è ai livelli ottocenteschi, un po’ tipo “steampunk”. In compenso c’è un forte controllo demografico, c’è una maggior attenzione verso l’ambiente, c’è uguaglianza tra i membri della stessa classe, ma anche sfruttamento schiavistico degli Iloti. C’è una grande attenzione alla selezione della razza, che ha portato a uno sviluppo della genetica che qui ancora non abbiamo conosciuto. E c’è la guerra. Guerra costante, perché il controllo degli Spartiati sugli Iloti e sulle popolazioni assoggettate o confinanti funziona solo tramite uno stato di guerra e polizia costante. È una società maschilistica, ma in cui le donne hanno un immenso potere, perché gli uomini si occupano solo di questioni militari e politiche e tutto il resto è in mano alle donne. La “medicina” più usata è l’eutanasia. Gli uomini e le donne che raggiungono i 55 anni devono morire per fare spazio ai giovani e avere un mondo sempre efficiente.

Il grande insegnamento di questo romanzo e dell’ucronia in genere è che tutto ciò che conosciamo, potrebbe non esserci, che oggi potremmo vivere in un mondo del tutto diverso. Forse peggiore o forse migliore. L’ucronia ci insegna a guardare il mondo e la storia con occhi nuovi. A chiederci continuamente “e se invece?”

Il sogno del ragno” descrive un mondo distopico, ma non totalmente, perché nulla è mai del tutto bianco o del tutto nero. L’universo di “Via da Sparta” è talmente diverso dal nostro, che non possiamo che provare repulsione per il tipo di vita che propugna, eppure vediamo che molti personaggi lo vivono come normale.

E questo, forse, è un altro messaggio del libro: cercare di comprendere la diversità, cercare di capire che quello che, a prima vista, ci può sembrare del tutto negativo, in realtà ha in sé aspetti positivi, così come non esiste una perfetta utopia, non c’è una distopia assoluta. In questi tempi, in cui la tentazione del razzismo riemerge, “Il sogno del ragno”, mostrandoci un mondo immaginario ci aiuta, spero, a farci capire che se siamo così non è per merito nostro o per “volontà divina”, che non esiste una “razza eletta”, ma che se un popolo domina sugli altri è solo per la forza del caso. Basta poco a mutare la storia e le sorti dei popoli e delle nazioni. Sparta oggi non esiste più. Invece, potrebbe esserci ancora e aver impedito la nascita degli Stati Uniti d’America, della Russia, della Gran Bretagna. Nazioni che si credo le più potenti, se solo qualche piccola cosa fosse avvenuta nel passato, potrebbero non essere quel che sono o non esserci affatto.

Il sogno del ragno ci insegna anche qualcosa sulla storia reale, perché questo moderno Impero di Sparta ha molto della Sparta storica, che pochi di noi conoscono davvero del tutto. Ogni capitolo è corredato da una citazione, spesso di storici antichi. Piccole frasi che ci fanno capire come certi aspetti descritti nel romanzo, che ci possono sembrare del tutto fantasiosi, in realtà nella vera Sparta era proprio così o molto simili. Per esempio, era normale che le donne avessero più mariti, era normale che i giovani spartiati uccidessero gli iloti senza motivo, solo come rito di iniziazione, era normale che gli uomini pranzassero senza le donne nei sissizi, la pederastia e l’omosessualità erano comuni e così via: Sparta era diversa da Atene, da cui tanto abbiamo preso. Sparta, anche quella vera, era molto diversa da noi.

Il sogno del ragno”, però, non è un libro di storia, né tanto meno di filosofia. “Il sogno del ragno” è un romanzo d’avventura e di vita, di crescita e di scoperta.

Il sogno del ragno” narra la fuga di Aracne (“ragno” in greco), una schiava pubblica ilota di diciassette anni da una Napoli ucronica verso la Scandinavia, i Regni Perieci del Nord” alla ricerca di un mondo diverso e magari migliore. Aracne è appena stata violentata, per l’ennesima volta, perché questo è normale e accettato. È incinta e vuole un mondo in cui la schiavitù e la violenza non esistano, in cui la sua vita e quella del frutto della violenza che porta in grembo non siano a rischio. È questo il suo sogno, il sogno di Aracne. In questa fuga la ragazza impara che per i sogni si deve combattere, che non ci si deve arrendere davanti agli ostacoli e ai fallimenti, ma anche che occorre stare attenti ai piccoli successi, che portano ad adagiarci, ad accontentarci, perdendo di vista il nostro obiettivo principale.

La seconda protagonista de “Il sogno del ragno” è un’altra ragazza, Nymphodora, poco più grande di Aracne, ma che vive nel cuore dell’Impero di Sparta, nella capitale Lacedemone. È una spartiate e per giunta figlia di due personaggi importanti dell’Impero. Eppure anche lei si ribella. Anche lei ha dei sogni. Vorrebbe cambiare questo mondo. Vorrebbe cambiare il modo di costruire le case e le città, ora “spartane” e, soprattutto, sotterranee. Vorrebbe che il matrimonio non avesse solo finalità economiche e procreative, ma che fosse l’unione di due anime, che fosse l’unione di due persone che si amano.

Il cammino delle due ragazze si avvicina progressivamente, fino all’incontro finale, che prelude a nuove, più incredibili avventure e scoperte di questa Sparta, che è più complessa di quanto sembri, con numerose sfaccettature e piccoli mondi, isole nascoste da scoprire, cose da imparare, per crescere e raggiungere una diversa consapevolezza.

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Di questo e di altro parleremo domani Sabato 16 Dicembre 2017 al Porto Seguro Show in via dei Renai 23 (Firenze).

 

AUGURI E LIBRI AL RISTORANTE “I 5 SENSI” DI FIRENZE

Dopodomani, il 13 dicembre alle 18,00, ci incontreremo con gli amici di Pro Natura e con chi vorrà raggiungerci per scambiarci gli auguri di Natale con un brindisi e per conoscere due nuovi romanzi, “Il sogno del ragno” di Carlo Menzinger e “Un Etrusco tra i Nuraghes” di Alberto Pestelli. Presentano Gianni Marucelli, Sergio Calamandrei e Iole Troccoli. Saranno presenti gli autori. Vi Aspettiamo.

ALL’INSEGUIMENTO DI UN SOGNO

IL SOGNO DEL RAGNO” di Carlo Menzinger di Preussenthal è un romanzo che ci trasporta in un altro mondo. Non un mondo alieno attorno a qualche pianeta lontano, ma il nostro, la nostra vecchia Terra.

Eppure questa Terra, oggi, ne “IL SOGNO DEL RAGNO” appare davvero molto diversa da come la conosciamo. Che cosa le è accaduto?

Sparta, sconfitta Tebe, distrutta Atene e soggiogata Roma, domina ormai Europa, Asia e gran parte dell’Africa e dell’America. Non ci sono mai state la Rivoluzione francese e la Rivoluzione Industriale! Le grandi nazioni europee non sono mai nate!

La storia si svolge dal 16/04/2009 al 14/07/2018. Inizia in parallelo a Napoli e in Grecia, a Sparta, con le due protagoniste che, ciascuna a modo suo combatte contro l’Impero di Sparta, che come un ragno (uno dei suoi simboli) ha allargato ovunque la sua tela. “Sparta ovunque” è una delle forme di saluto ora in voga. A Napoli, anzi, a Neapolis, Aracne, una schiava ilota di diciassette anni, violentata in strada per l’ennesima volta e rimasta incinta, sebbene le leggi di Sparta non lo permettano, fugge “Via da Sparta” (come si chiama la saga) per non essere punita per questa gravidanza e per cercare un nuovo mondo, un modo diverso di vivere e la libertà. È questo il sogno di Aracne (“ragno” in greco). È questo “IL SOGNO DEL RAGNO. Aracne si chiama così perché sin dalla nascita ha un ragno tatuato sulla fronte. Non sa perché, ma un grande mistero che la riguarda da vicino è celato in quel tatuaggio.

Al centro dell’Impero, a Sparta, che ora si chiama Lacedemone, un’altra ragazza, Nymphodora, poco più grande di lei, ma appartenente alla nobiltà, agli spartiati, e figlia di due delle persone più importanti dell’Impero, sogna di cambiare la città e studia una disciplina nuova, osteggiata da tutti: l’architettura. Sogna di costruire città diverse, perché Lacedemone è una grande metropoli del tutto sotterranea e lei sogna di costruire palazzi che si ergano verso il cielo, grattacieli.

Non solo questo è diverso a Sparta, rispetto al nostro mondo.

Uomini e donne vivono separati, non esistono le famiglie, sesso e amore sono diversi da come li conosciamo, la gente va in giro nuda, considerando i vestiti un deprecabile spreco, i malati e i vecchi vengono uccisi, il denaro e il lusso non esistono, la guerra non ha mai fine, l’arte è quasi inesistente, la meccanica è ai suoi inizi, l’elettronica non è neanche immaginabile, ma la genetica ha fatto grandi passi avanti e Sparta persegue la selezione della razza. La gente ancora adora gli antichi Dei greci e il cristianesimo non esiste, mentre una piccola setta di “Gesuisti”, seguaci di Gesù di Nazareth, si rifugia sull’appennino per sfuggire a Sparta.

Le ragazze si lanciano in due grandi sfide, molto più grandi di loro, scoprendo, assieme al lettore, aspetti sorprendenti dell’Impero di Sparta. Altri personaggi le affiancano con le loro storie e le loro esperienze, mentre le vicende delle due ragazze, passo dopo passo convergono verso una storia unica, in una grande epopea che è anche racconto di crescita, di scoperta del mondo e di se stessi. Una storia di tenacia e di perseveranza che forse ricorda quella di Cristoforo ne “Il Colombo divergente”, per questa ostinazione nel perseguire un sogno e un’idea, per questo desiderio di cambiare le cose nonostante ogni avversità. C’è, però, nelle giovani Aracne e Nymphodora una freschezza e un desiderio di vivere quali solo delle giovani come loro possono avere. Una tenacia e un attaccamento che sono soprattutto verso la vita, la propria e quella del bambino che deve nascere, l’amicizia, l’amore, quell’amore che Sparta rifiuta e non conosce, perché, non dimentichiamolo, questo mondo non ha mai conosciuto Saffo, Catullo, il romanticismo, i racconti cavallereschi e molto altro ancora su cui si è fondata la nostra visione dell’amore. Toccherà a queste due ragazze costruire tutto ciò dal nulla.

 

La scheda de IL SOGNO DEL RAGNO, sul mio sito è qui.

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Per parlarne assieme all’autore puoi partecipare mercoledì 13 Dicembre alle 18,00 alla presentazione che si terrà al Ristorante i 5 Sensi (Via Pier Capponi, 3 – Firenze), in cui sarà presentato anche il romanzo “Un Etrusco tra i nuraghes – Vol. II” di Alberto Pestelli.

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