Il rapporto tra Viola e Matteo matura e, divenuto ormai un matrimonio con tanto di figli, affronta nuove difficoltà, compresa le seduzioni di nuovi amori. Il terzo volume di questa saga di Caterina Perrone, intitolato “Rivelazioni” continua a muoversi in un non-tempo che somiglia al XIX secolo, in luoghi che talora assumono precise connotazioni geografiche, come Cipro o il vicino Oriente, ma altre rimangono nella poeticità dei non-luoghi.
Nuovi personaggi e nuove relazioni si intrecciano e si aggiungono a quanto già conosciuto nei precedenti “Lo sguardo e il riso” (Porto Seguro, 2017) e “Danza nel deserto” (Porto Seguro, 2018), soprattutto figure di bambini.
Per questa terza prova, l’autrice fiorentina (di origini emiliane) lascia la casa editrice toscana per produrre in proprio il romanzo con la Girogiò (2020). Corredano, però, sempre il volume le belle illustrazioni del marito Gianni Mannocci, ricche di particolari e di dettagli ed eleganti come lo è la scrittura di Caterina Perrone.
L’autrice, dopo essere approdata al GSF Gruppo Scrittori Firenze ha anche partecipato, come me, all’antologia di quest’associazione “Accadeva in Firenze Capitale” (Carmignani Editrice, 2021) e sta ora curando con me per il GSF l’antologia per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri “Gente di Dante”, di prossima pubblicazione con il Gruppo Editoriale Tabula Fati., dedicandosi quindi sempre più alla narrazione storica.
“La sottile lotta dei vinti” (Porto Seguro, Ottobre 2020) di Davide Gadda è una piacevole antologia ricca di sorprese e colpi di scena.
“Inganni e illusioni sono le prime parole che Davide Gadda utilizza per descrivere La sottile lotta dei vinti” si legge in quarta di copertina e, in effetti, sono undici racconti tutti giocati sulla scoperta e il disvelamento, ma anche storie che ci parlano di noi, del nostro tempo, fatto di personaggi che a volte ricorrono alla violenza per soddisfare desideri individualistici, sintomo di una società un po’ malata.
Undici racconti che possono essere anche occasione per parlare dello “ordinario
Davide Gadda
sperpero di denaro pubblico”, di mafie, appalti truccati, omicidi, persino di intrighi internazionali, piccoli e grandi saccheggi, regolamenti di conti, contrabbando e traffici illeciti.
Eppure in mezzo a questo substrato quanto mai reale ecco apparire talora personaggi più o meno surreali, come i personaggi usciti dall’opera di uno dei protagonisti, la strana vecchia nel bosco che forse è altra cosa o la stanza d’albergo popolata da presenze ultraterrene.
Un’interessante prova d’autore per questo milanese trapiantato in Toscana.
Mentre “Apocalissi fiorentine” è in finale per il Premio Vegetti 2021 e attende il verdetto della giuria, “Mondi paralleli” ha ora vinto come miglior antologia il prestigioso “Premio Italia“, uno dei massimi riconoscimenti per il genere fantastico e, direi, il più importante premio indipendente dalle case editrici.
Non sarà certo merito del mio racconto, ma “Collasso domotico” spero abbia contribuito a far scegliere questo bel volume.
Si tratta del racconto finale dell’antologia “Apocalissi fiorentine“, in cui descrivo vari momenti di fragilità della storia fiorentina passata e futura. Qui si immagina un mondo in cui mobili ed elettrodomestici sono così intelligenti da far quasi tutto da soli. Tutto bene finchè funzionano!
Un ringraziamento agli editori dei due volumi e al curatore Carmine Treanni per avermi accompagnato lungo questo bel percorso e i miei complimenti agli altri autori.
Colgo l’occasione per segnalare che subito dopo la bella notizia della vittoria del Premio Italia con “Mondi paralleli” , è stata annunciata l’uscita dell’antologia “Contaminazioni” (Tabula Fati, Luglio 2021) curata da Vittorio Piccirillo, che contiene il mio racconto “Supposte ucroniche” che contamina le mie saghe di Jacopo Flammer e “Via da Sparta” con una grottesca pandemia di obesità.
È rato leggere opere intelligenti e, soprattutto, equilibrate, come “I Figli del Tempo” (“Children of Time”, 2015) dello scrittore britannico
Adrian Tchaikovsky (Woodhall Spa, 14 giugno 1972). Ho già scritto, poi, che la forma più artistica di letteratura è per me quella che crea mondi. Ebbene, in questo interessantissimo romanzo, Tchaikovsky fa anche questo.
“I Figli del Tempo” è libro equilibrato nel descrivere i protagonisti contrapposti. Non ricade, infatti, nel facile stereotipo del protagonista e del suo antagonista, ma l’uno potrebbe essere l’altro, tanto l’autore riesce a mantenersi neutrale, facendo parteggiare il lettore per entrambi e lasciando così aperta la tensione narrativa sul possibile finale: immaginando un possibile lieto fine, quale delle due parti contrapposte potrebbe beneficiare? Mi viene dunque in mente un altro rato esempio di questa capacità narrativa: la quadrilogia di Turtledove “Invasione” con gli alieni che interrompono la Seconda Guerra Mondiale, in cui l’autore riesce a mostrarci il punto di vista di tutte le parti.
La fantascienza troppo spesso si dimostra stupidamente banale nel ritrarre alieni antropomorfi o utilizzando abusati cliché. Tchaikovsky non si slancia a immaginare strani alieni, ma li fa nascere dalla semplice evoluzione di quelli terrestri, giacché tale origine hanno.
L’universo creato nel futuro dall’autore vede una Terra ormai morta, esaurita dalla follia dei suoi abitanti umani, che però, prima di lanciarsi verso l’autodistruzione, hanno avuto il tempo di avviare alcuni progetti di terraformazione di mondi alieni.
Peccato che solo uno di questi sembra aver avuto un certo successo.
Verso questo mondo viaggia una nave spaziale per portare una colonia di scimmie cui è stato iniettato uno speciale virus prodotto in laboratorio e in grado di accelerarne l’evoluzione, in modo che in poche generazioni possano fare i progressi che l’uomo ha eseguito in milioni di anni. Ci si prepara quindi a vedere un autentico “Pianeta della scimmie”, che, a differenza del fondamentale romanzo di Boulle del 1963, non sarebbe la Terra futura ma un suo gemello terraformato.
Se vi ho detto che è un romanzo intelligente, avrete certo capito che, nel 2015, non poteva certo ripetere quello
Adrian Tchaivkosky
schema e, difatti, “il bidone di scimmie” si schianta sul pianeta facendole morire tutte. Non così il virus, che si adatta a ragni, formiche e altri insetti, facendoli sviluppare in fretta. Della nave che li trasporta si salva solo una dottoressa, che rimane in animazione sospesa attorno al pianeta assieme a un IA che protegge l’esperimento.
I secoli si succedono i superstiti dell’umanità giungono nei pressi di questo mondo ma il satellite e la coscienza-IA della dottoressa gli impediscono di atterrare per non turbare il progetto, di cui però il satellite-IA-dottoressa non è consapevole dei reali sviluppi, continuando a interfacciarsi con la civiltà di ragni credendola una di scimmie.
Per chi parteggiare? La dottoressa-IA schizofrenica, la nascente civiltà di ragni, i cui membri impariamo ad amare e apprezzare o quel manipolo disperato di ultimi umani, ma portatori, forse, di un modello di morte e autodistruzione?
Ovviamente sarà l’autore a fornirci la soluzione in un finale tutt’altro che scontato per quanto non esente dal vizio del lieto fine.
Il romanzo, per quanto autoconclusivo, ha anche un seguito (“I figli della caduta”, 2019).
Apprezzabile è la capacità di immaginare la diversa mentalità e tecnologia della civiltà dei ragni, degna del “Libro degli Ylanè”, con la loro bio-tecnologia che si avvale della collaborazione con altre specie adattate, suggestiva la tematica delle difficoltà di comunicazione e comprensione tra la dottoressa-IA, i ragni e gli umani, da segnalare, infine, la creazione da parte dei ragni di un ascensore gravitazionale che ricorda “Le fontane del paradiso” (1979) di Clarke e “Morire per vivere” (2005) di John Scalzi. Inutile, poi, forse evidenziare l’importanza del messaggio ambientalista sottostante: il nostro mondo, di questo passo non sopravvivrà.
C’è ancora spazio per gli eroi nel nostro tempo? Michele Ventrone, autore dell’antologia “Racconti di eroi di vita” (Edizione EBS Print, Aprile 2019) sembrerebbe pensare di sì.
Come sono, allora?
Gli eroi di vita sono spesso persone normali che si ritrovano in situazioni speciali o persone tenaci che combattono per un obiettivo, per un sogno, per un ideale, con “onesta, fedeltà, amore verso il prossimo e magnanimità” (come si legge nella quarta di copertina).
Ecco allora lo studente di astronomia brasiliano che si ritrova a tu per tu con gli alieni da lui stesso teorizzati nella tesi di laurea e diventa, come in sogno avventuroso, il protagonista di una guerra interplanetaria.
Ecco un altro ragazzo che trova una scatola che, dilatandosi, si trasforma in nave extraterrestre e affronta anche lui incredibili avventure.
E i cattivi qui paiono essere più gli umani che gli alieni, per la loro incapacità di comprendere il diverso.
Ecco poi, e soprattutto, alcuni eroi dello sport, che con la loro determinazione e il loro coraggio affrontano grandi sfide nel ciclismo, lottando contro il doping nel lungo racconto centrale, e del calcio, per il libico passato al campionato italiano.
Nato a Roma il 3 Gennaio 1964, dove si laurea in Economia e Commercio, vive a Firenze, dove lavora nel project finance.Con la moglie Antonella, ha una figlia, Federica.
Pubblica con Liberodiscrivere Il Colombo divergente (2001), Giovanna e l’Angelo (2007), Ansia assassina (2007), Jacopo Flammer e il Popolo delle Amigdale (2010), il romanzo collettivo illustrato Il Settimo Plenilunio (2010), la raccolta di testi a quattro mani Parole nel Web (Liberodiscrivere, 2007) e cura l’antologia collettiva Ucronie per il Terzo Millennio (2007).
Sperimenta le tecniche del web-editing e del copyleft per il secondo volume della serie I Guardiani dell’Ucronia (Jacopo Flammer nella Terra dei Suricati (2013) e per La Bambina dei Sogni (più edizioni tra il 2012 e il 2013). Il Settimo Plenilunio e Jacopo Flammer nella Terra dei Suricati sono romanzi illustrati da numerosi artisti (c.d. gallery novel). Con Porto Seguro Editore pubblica in tre volumi Via da Sparta: Il sogno del ragno (2017), Il regno del ragno (2018), La figlia del ragno (2019), nonché il saggio Il narratore di Rifredi (2019).
Tabula Fati nel 2019 pubblica la sua raccolta di racconti Apocalissi fiorentine, opera finalista al Premio Vegetti 2021, il cui racconto Collasso domotico è stato scelto per il volume Mondi paralleli – Il meglio della fantascienza italiana indipendente 2019 (edito da Delos e vincitore del Premio Italia); e nel 2020 la fan-fiction di sette autori Sparta ovunque (Tabula Fati), finalista al Premio Vegetti, ispirata ai romanzi della saga Via da Sparta.
Cura con Caterina Perrone l’antologia Gente di Dante (Tabula Fati, 2021).
Pubblica con Massimo Acciai Baggiani il romanzo di fantascienza ESP “Psicosfera” (Tabula Fati, 2022)
Ha inoltre pubblicato vari racconti, poesie, articoli, recensioni e altro in antologie, riviste e siti internet
Su di lui sono stati scritti i saggi “Il sognatore divergente” (Porto Seguro Editore, 2018) di Massimo Acciai Baggiani e “Suggestioni fiorentine nella narrativa di Carlo Menzinger” (Solfanelli Editore, 2022) di Chiara Sardelli.
PSICOSFERA - Non siamo soli sulla Terra. Non lo siamo mai stati.
Apocalissi Fiorentine – Gruppo Editoriale Tabula Fati
GENTE DI DANTE - antologia del Gruppo Scrittori Firenze curata da Carlo Menzinger e Caterina Perrone
Sparta ovunque – 7 racconti di 7 autori ambientati nel mondo di “Via da Sparta”
Mondi paralleli – Il meglio della fantascienza indipendente italiana 2019
La figlia del ragno (Via da Sparta) Porto Seguro Editore
Il sognatore divergente – La produzione letteraria di Carlo Menzinger di Preussenthal tra ucronia, fantascienza e horror – di Massimo Acciai Baggiani – Porto Seguro Editore
SUGGESTIONI FIORENTINE NELLA NARRATIVA DI CARLO MENZINGER (Solfanelli Editore, 2022) di Chiara Sardelli
SUGGESTIONI FIORENTINE NELLA NARRATIVA DI CARLO MENZINGER - Chiara Sardelli ricerca i riferimenti storici, geografici e culturali fiorentini nell'antologia "Apocalissi fiorentine"
Il regno del ragno (Via da Sparta) – Porto Seguro Editore
Il sogno del ragno (Via da Sparta) – Porto Seguro Editore
La Bambina dei Sogni – Edizioni Lulu ed ebook gratuito
Il Colombo divergente – Edizioni Liberodiscrivere
Giovanna e l’angelo – Edizioni Liberodiscrivere
Ansia assassina – Edizioni Liberodiscrivere
Jacopo Flammer nella Terra dei Suricati – Edizioni Lulu ed ebook gratuito
Jacopo Flammer e il Popolo delle Amigdale – Edizioni Liberodiscrivere
Il narratore di Rifredi – Porto Seguro Editore
Il Settimo Plenilunio – Edizioni Liberodiscrivere
Parole nel Web – Edizioni Liberodiscrivere
Ucronie per il Terzo Millennio – Edizioni Liberodiscrivere
Il Terzultimo Pianeta – Ed. Lulu ed E-book gratuito
Schiavi part-time – Ed. Lulu ed ebook gratuito
Spada di inchiostro – Ed. Lulu ed ebook gratuito
Sangue blues – Ed. Lulu ed ebook gratuito
Rossi di sangue sono dell’uomo l’alba e il tramonto – Ed. Lulu ed ebook gratuito
Carlo Menzinger è membro del GSF -Gruppo Scrittori Firenze
Carlo Menzinger, membro del Consiglio Direttivo del GSF dal 2019, ne ha curati con Barbara Carraresi gli incontri letterari, gestisce il blog e dal 2022 coordina il Premio Letterario La Città sul Ponte. Nel 2021 ha curato, con Caterina Perrone, per il GSF l'antologia "Gente di Dante".
Carlo Menzinger è membro dell’associazione degli autori di fantascienza “World SF Italia”