Di aNobii, il grande sito che riunisce, ad oggi, 10.705.493 libri e un grandissimo numero di lettori, ho già parlato qui e qui.
Su aNobii ho una Libreria che trovate qui. All’interno del sito c’è la possibilità di aprire dei Gruppi di interesse, sempre, ovviamente, su argomenti che riguardino i libri.
Trai vari Gruppi, quello a cui sto partecipando maggiormente si chiama Due chiacchiere con gli autori.
L’iniziativa più interessante di questo Gruppo sono le Catene di lettura, ovvero chi vuole offre un libro in prestito (normalmente scritto da lui stesso) e i lettori si mettono in coda e lo leggono gratuitamente, lasciando in cambio, dopo la lettura un commento. Dopo aver finito la lettura, si passa il volume a chi è in coda dopo.
Io ho inserito in catena i miei libri Il Colombo divergente, Giovanna e l’angelo, Ansia assassina, Parole nel web e Ucronie per il terzo millennio, che sono stati tutti già letti e comentati varie volte.
Ogni lettore lascia dei commenti articolati, per semplificare però ho voluto fare di seguito una sintesi dei commenti lasciati finora dai lettori di GIOVANNA E L’ANGELO.
Se volete leggerli per esteso andate nel Gruppo qui o sulla Scheda del libro, qui.
LISTA:
Mirella (ha detto: "bellissimo!")
Monica Caira (l’ha comprato e ha detto: "sorprendente!")
Perflinka ("Poiché mi sta piacendo un sacco, l’ho ordinato su Ibs")
Boskoop Carla Casazza (ha detto "molto bello")
Lauretta ("fantastico libro")
1949Paperina (dopo aver letto Il Colombo divergente e Ansia assassina, si è tolta dalla lista e l’ha comprato)
Mirtilli75 ("Bravo Carlo")
Alice ("Bello, davvero!")
Valila ("nulla da invidiare ad autori di spicco")
Flaviocrem ("Leggetelo perchè merita")
Cristiana ("grande fantasia dell’autore, la sua capacità e bravura stilistica e la bellissima ricerca letteraria effettuata")
Ma di cosa parla questo libro?
“Giovanna e l’angelo” è, come il “Colombo divergente” (altro romanzo scritto da me), un’ucronia o allostoria.
È la storia di Giovanna d’Arco vista attraverso gli occhi di un insolito angelo che non ha contatti né con Dio né con altri. Un angelo che stenta a capire la propria reale natura ed il proprio ruolo, ma che nonostante ciò guida la Pulzella d’Orléans. Questa, con continua meraviglia dell’angelo, ne percepisce la voce come la Voce dell’Arcangelo Michele, prima, e delle due sante Margherita e Caterina, poi. In “Giovanna e l’angelo” si narra tutta la vita dell’eroina francese dalla nascita al rogo e poi (parte ucronica) si narra della sua vita (sognata) futura. Tutto pare solo un sogno fatto tra le fiamme del rogo, al punto che l’angelo e la santa stentano a comprendere il confine tra verità e sogno, umano e divino, bene e male.
In questo sogno sono entrambi eternamente imprigionati in una ciclicità che, pian piano, l’angelo comincia a sospettare e che troverà la sua piena evidenza nel finale. La forza del sogno (o del desiderio) è tale da mutare la natura dei personaggi, il loro stesso destino e persino la loro sessualità. Ed ecco che la mascolinità dell’eroina si muta in piena transessualità, che capovolge i rapporti tra i sessi di coloro che le sono più vicini, dell’angelo in primis, in uno stravolgimento totale e soprannaturale non solo della storia ma anche delle forze della natura, andando ben oltre i canoni dell’ucronia.
E allora? Se non vi va di comprarlo qui, almeno prendetelo in prestito qui!
Per leggere l’inizio provate qui.