LA REALTÀ ALTERATA DALLA SUGGESTIONE

Antonio Scurati - Il Bambino che sognava la Fine del Mondo

Antonio Scurati – Il Bambino che sognava la Fine del Mondo

Il Bambino che sognava la Fine del Mondo” di Antonio Scurati è un romanzo sul potere delle suggestione collettiva. Narra una storia di pedofilia che dilaga nella città di Bergamo, scegliendo come voce narrante un protagonista che, ricordando alcuni sogni infantili, sospetta di avere subito, lui stesso, violenze durante l’infanzia. Ne nascono quindi osservazioni particolarmente condivise da parte del protagonista, che assiste al diffondersi in città dei sospetti verso alcuni sacerdoti e insegnanti.
Spero di non anticipare troppo della trama, scrivendo che la vicenda si rivelerà tutta una montatura, creata da una donna psicotica, e che le stesse sensazioni del protagonista, che lo inducevano a credere in un proprio torbido passato, finiranno per sciogliersi nel nulla.

Antonio Scurati

Antonio Scurati

Con un occhio attento alle aberrazioni della società italiana contemporanea, Scurati ci mostra così la forza persuasiva dei media, capaci di far credere a realtà immaginarie, come gli italiani purtroppo dovrebbero sapere già bene.
Il suo, però, non è un semplice messaggio di condanna dei mezzi di informazione. È una più profonda riflessione sulla suggestione e l’autosuggestione, sulla realtà e l’immaginario. Ed è questo a rendere, almeno per me, particolarmente interessante il romanzo, amando sempre esplorare la capacità del nostro cervello di rielaborare le informazioni che le pervengono dal mondo esterno, creando a volte false memorie, come descritto da Scurati, o correlazioni fittizie, da cui può derivare una successione immaginaria di deduzioni.

Insomma, la realtà, filtrata dalla mente umana, diventa soggettiva. Le emozioni collettive annullano il potere della razionalità e delle riflessione scientifica.

Firenze 24/02/2012

sognatrice

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