“VIA DA SPARTA” descrive un presente alternativo in cui gli ultimi 2400 anni di storia si sono svolti diversamente. Sparta ha vinto a Leuttra contro Tebe, sconfitto e distrutto Atene. Dunque, niente neoclassicismo, rinascimento, rivoluzione francese. Sparta è ora un grande impero.
“IL REGNO DEL RAGNO” narra le avventure di due ragazze in questo nostro presente stravolto e mutato.
Tutto è molto diverso. Per esempio, ogni lusso è abolito, persino i vestiti, mollezze barbariche.
La società è divisa tra una piccola classe dominante di spartiati e un gran numero di schiavi iloti. Uomini e donne vivono separati. Gli uomini si occupano solo di guerra e politica, le donne di tutto il resto. Ogni donna può avere più mariti. Omosessualità e pedofilia sono normali. L’eterosessualità, ostracizzata, è riservata alla sola procreazione. Anche l’amore è ben diverso, senza romanticismo e amor cortese.
Aracne, una schiava pubblica ilota, violentata per l’ennesima volta, fugge dalla provincia dell’Impero per cercare un mondo migliore. Nymphodora, una ricca ragazza spartiata, nella capitale, sogna di cambiare il mondo e costruire grattacieli.
Con “IL REGNO DEL RAGNO” lo scenario si allarga con molti nuovi personaggi oltre a quelli già incontrati ne “IL SOGNO DEL RAGNO”, mentre le avventure delle due ragazze si congiungono e il loro rapporto si colora di sesso lesbico e amicizia.
Nymphodora e Aracne, riprendono la fuga verso nord, scoprendo segreti, uno dei quali riguarda direttamente Aracne e il ragno che la ragazza ha tatuato sulla fronte.