“L’ultimo angolo di mondo finito”, il nuovo romanzo di Giovanni Agnoloni, è il quarto volume della quadrilogia distopica iniziata con “Sentieri di notte” che parla della fine di internet.
Questo romanzo si legge in modo perfettamente autonomo dai precedenti e ci mostra il mondo nel 2029 con una lotta in atto tra chi tenta di ripristinare internet, chi né vorrebbe far nascere uno nuovo e chi gestisce la nuova realtà, fatta di ologrammi che si interfacciano con le persone creando amicizie del tutto virtuali e droni che gestiscono il sistema di comunicazioni ma sono anche pericolose armi.
I protagonisti, internazionali, si muovono per l’Italia, l’Europa e il mondo, passando da una città all’altra alla ricerca delle misteriose Sorgenti.
L’atmosfera che si respira in queste pagine è difficile da descrivere. Definirla rarefatta o astratta sarebbe fare un torto ai numerosi precisi riferimenti geografici che vi compaiono e agli eventi descritti. Forse il termine “straniante” sarebbe più idoneo, per quanto impreciso. C’è un alone di mistero che avvolge ogni cosa in una nebbia sottile che fa quasi pensare alle atmosfere di certi fantasy, sebbene qui non vi sia magia ma solo tecnologia. Tecnologia malata, magari.
Rispetto a “Sentieri di notte”, l’altro volume della quadrilogia da me già letto, questo mi è parso più articolato e completo, sarà perché giunge dopo altri tre volumi di sviluppi e riflessioni e ci mostra un mondo più “(de)finito”.
Opera, insomma, matura e interessante, da leggere con interesse e curiosità per una riflessione sulla tecnologia e i suoi impatti sociali.
Sarà l’ultimo volume? Credo ci sia ancora spazio per ulteriori sviluppi.
Posted by L'ultimo angolo di mondo finito Agnoloni Carlo Menzinger on 13 gennaio 2018 at 20:21
[…] «L’atmosfera che si respira in queste pagine è difficile da descrivere. Definirla rarefatta o astratta sarebbe fare un torto ai numerosi precisi riferimenti geografici che vi compaiono e agli eventi descritti. Forse il termine “straniante” sarebbe più idoneo, per quanto impreciso. C’è un alone di mistero che avvolge ogni cosa in una nebbia sottile che fa quasi pensare alle atmosfere di certi fantasy, sebbene qui non vi sia magia ma solo tecnologia. Tecnologia malata, magari.» (CONTINUA QUI) […]
Posted by INTERNET È DURO A MORIRE | La legenda di Carlo Menzinger | HyperHouse on 14 gennaio 2018 at 16:40
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Posted by TUTTI I LIBRI DEL 2018 | La legenda di Carlo Menzinger on 29 dicembre 2018 at 15:17
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